Torna il bonus maturità, chi lo ha può iscriversi all’Università anche in ritardo

da LaStampa.it

Torna il bonus maturità, chi lo ha può iscriversi all’Università anche in ritardo

Reintegrato solo per chi ha partecipato alla tornata di test d’ingresso dello scorso settembre.
Dà la possibilità di immatricolarsi in sovrannumero a coloro che sono rimasti fuori dalla graduatoria.
Tra gli studenti resta il malcontento

Torna il bonus maturità, ma solo per chi ha partecipato alla tornata di test d’ingresso dello scorso settembre. La VII Commissione Cultura della Camera ha approvato un emendamento che reintegra per quest’anno il pacchetto di punti extra (da 1 a 10) da aggiungere a quelli ottenuti nei test d’ingresso alle facoltà a numero programmato, dando così la possibilità, se l’emendamento passerà anche in Aula, di immatricolarsi in sovrannumero a coloro che sono rimasti fuori dalla graduatoria (circa duemila studenti, secondo le stime che circolano in queste ore) quando lo scorso 9 settembre con il Decreto istruzione è stato abrogato il bonus. Una decisione presa dal ministro Carrozza con la speranza di mettere fine alle polemiche che hanno accompagnato questo meccanismo – passato per le mani di quattro ministri – dalla nascita fino al quasi debutto. Una speranza vana visto che l’Udu ha già detto che l’emendamento approvato oggi è solo un palliativo e sta valutando un maxi ricorso.

Se tra gli studenti persiste il malcontento, in sede parlamentare si registra, invece, soddisfazione bipartisan per il reintegro del bonus. Una «battaglia vinta» che ha avuto una coda inaspettata. Il presidente della commissione Cultura, Giancarlo Galan, dopo aver parlato di «grande risultato’’ ha annunciato, via Facebook, di essersi dimesso da relatore del decreto scuola. «Non posso più accettare che le uniche coperture ai decreti vengano rinvenute con nuove tasse», ha spiegato. «Adesso potrei forzare la mano e far cadere tutti gli emendamenti che sono già stati votati ma non lo farò – ha assicurato – per rispetto al lavoro della commissione e soprattutto per rispetto ai ragazzi che aspettavano la reintroduzione di un diritto che gli avevano negato per errore, il bonus maturità».

Intanto, prima di questa inaspettata sortita dell’ex governatore del Veneto, Simona Bonafe’, Simona Malpezzi, Irene Manzi, Caterina Pes, Fausto Raciti (Pd) avevano sottolineato l’inopportunità di cambiare le regole in corsa. «Con l’approvazione di questo emendamento è stata sanata un’ingiustizia per quanti a regole invariate si sarebbero visti negare l’accesso alle facoltà a numero chiuso pur avendone avuto diritto con il bonus».

Positivo anche il giudizio di Elena Centemero, responsabile nazionale Scuola, Università e Ricerca del PdL, secondo cui l’approvazione dell’emendamento «è un grande successo del PdL». «Agli studenti che opteranno per l’ingresso il prossimo Anno accademico verranno riconosciuti – fa notare – i crediti acquisiti in altre facoltà. Resta, ovviamente, salva la posizione di coloro che si sono già iscritti».

Una valutazione per niente condivisa dall’Unione degli universitari. «A essere lesi sono stati sicuramente i ragazzi a cui avevano promesso il bonus, ma – fa notare l’associazione studentesca – anche tutti gli altri che il bonus non avevano e che hanno tarato la loro prova per recuperare `punti´ subendo una decurtazione di punteggio per le domande sbagliate. La verità è che è una prova viziata e che l’emendamento non basta a riparare a tutti i danni fatti; sono migliaia, infatti, gli studenti che consci di non avere il bonus non hanno svolto il test come potevano e dovevano». Per questo l’Udu sta valutando l’opportunità di riaprire le adesioni per il maxiricorso al Tar del Lazio: «L’obiettivo sarà solo uno: la sospensione del numero chiuso per quest’anno accademico». Insomma, la partita sembra essere ancora aperta.