Documento conclusivo Assemblea nazionale

ASSEMBLEA NAZIONALE
Tivoli, 28-30 ottobre 2013
Documento conclusivo

L’Assemblea Nazionale della Cisl Scuola, riunita a Tivoli nei giorni 28-30 ottobre 2013, udita la relazione del segretario generale Francesco Scrima la approva, unitamente ai contributi emersi dal dibattito.
L’Assemblea fa propri gli obiettivi della mobilitazione avviata dalle Confederazioni per ottenere modifiche alla legge di stabilità, in direzione di una più consistente attenuazione del carico fiscale sul lavoro dipendente e le pensioni, anche per un indispensabile rilancio dei consumi, e di una rimozione degli interventi penalizzanti a carico del lavoro pubblico. Le risorse necessarie ad assicurare i saldi di bilancio vanno reperite anzitutto attraverso l’abbattimento dei costi delle amministrazioni; i dati attestano che non sono le dotazioni organiche e le retribuzioni del personale la causa di una lievitazione della spesa pubblica, sulla quale incidono invece le diseconomie, gli sprechi e l’ipertrofia dei nostri livelli istituzionali e amministrativi. Le macroscopiche disuguaglianze che si registrano in termini di ricchezza posseduta, e il crescente numero di famiglie il cui reddito è sempre più prossimo alla soglia di povertà, rendono socialmente ed eticamente doveroso e urgente un intervento di tassazione delle alte rendite finanziarie, in misura corrispondente a quanto avviene nella maggioranza degli altri paesi.
Il carattere pienamente sindacale della mobilitazione, finalizzata al perseguimento di precisi obiettivi e non a una mera espressione di protesta, è anche un contributo alla serietà e alla dignità del dibattito politico, che esclude ogni confusione e ogni strumentalizzazione da parte di chi persegue irresponsabilmente obiettivi di destabilizzazione.
L’Assemblea Nazionale prende atto positivamente dell’iniziativa assunta in modo unitario dai sindacati scuola, le cui motivazioni e finalità si riassumono nel documento approvato dagli esecutivi nazionali del 28 ottobre, che l’Organizzazione è chiamata a sostenere ad ogni livello, attraverso azioni condotte nei territori in preparazione della manifestazione nazionale del 30 novembre prossimo.
Investire sulla conoscenza, come fattore di promozione della crescita del sistema paese, non può rimanere una pura dichiarazione di intenti, deve tradursi in precise scelte a livello di governo e di intervento legislativo. Se in questi termini si esprimono anche autorevoli osservatori rigorosamente vigili rispetto alle condizioni economico-finanziarie del paese, vuol dire che l’avvio di un serio confronto per rilanciare il settore dell’istruzione e della formazione non solo è possibile, ma è indispensabile.
Dare alle scuole le risorse necessarie al loro funzionamento, sia in termini finanziari che di organico, è il primo passo per consentire un’efficace organizzazione del servizio; va posto rimedio con urgenza alla situazione di grave deprivazione e disagio che la scuola pubblica nel suo complesso vive da tempo, con tratti di vera e propria emergenza per chi lavora nella paritaria e nella formazione professionale. A tal fine va data continuità, attraverso i necessari interventi legislativi, ad una politica di stabilizzazione del lavoro cui l’azione della Cisl Scuola ha dato un impulso decisivo.
Anche il contratto, per l’intreccio che lega fra loro qualità del servizio, organizzazione del lavoro e professionalità, costituisce un passaggio fondamentale per una strategia che voglia puntare al rafforzamento del sistema pubblico di istruzione e alla sua valorizzazione. È questa la ragione che spinge la Cisl, sindacato della contrattazione, a rivendicare l’apertura di un confronto negoziale – sia sulla parte normativa che su quella economica – in cui la crescita di qualità del sistema di istruzione e formazione sia assunta da tutti come obiettivo condiviso, nell’ambito della più generale azione di rinnovamento dei pubblici servizi che la Cisl persegue in un’ottica di riconoscimento del valore del lavoro pubblico.
La consapevolezza che il mondo della produzione e del lavoro sta vivendo una stagione di profondi e rapidi cambiamenti impegna anche la scuola ad uno sforzo di innovazione che va sostenuto in modo adeguato tanto sul piano dell’azione di governo e dell’attenzione sociale, quanto su quello, altrettanto essenziale, della disponibilità e capacità del corpo professionale ad esserne attivo protagonista. Non è per noi una consapevolezza nuova, essa accompagna da sempre il nostro cammino, in coerenza con i tratti che definiscono la nostra identità, i nostri valori, la nostra strategia. Ora, in una stagione di così profondo rinnovamento, si richiede a tutti di assumere un impegno straordinario: intraprendere un percorso che traguardi, attraverso una fase di intenso dialogo sociale, l’approdo ad una vera e propria costituente per la scuola.
(Approvato all’unanimità)