L’82% degli studenti preferiscono preparare le interrogazioni a casa

da LaStampa.it

indagine di Skuola.net

L’82% degli studenti preferiscono preparare le interrogazioni a casa

Le cambiano per gli studenti universitari che preferiscono le biblioteche
roma

 Quando si deve studiare seriamente si prediligono le mura domestiche. Che sia individuale o di gruppo, se si parla di preparazione, scolastica o universitaria che sia, i ragazzi preferiscono restare in casa.

Questo è quanto emerso da un’indagine del portale specializzato Skuola.net. da cui risulta, comunque, che le cose in parte cambiano all’università. In questo caso sembrerebbe aumentare la percentuale di studenti che, almeno per lo studio di gruppo, abbandona il tetto paterno in favore di aule studio e biblioteche.

Se si parla di studio individuale gli studenti non si muovono dalla loro stanza. Circa l’82% di loro dichiara a Skuola.net di preparare esami, compiti in classe o interrogazioni al riparo delle mura domestiche. Pochissimi coloro che escono da soli con libri e quaderni: il 9.3% si dirige verso una biblioteca, il 4.5% verso qualche aula studio scolastica o universitaria e solo il 3.7% in luoghi pubblici dotati di WiFi, come per esempio bar e piazze.

Le percentuali cambiano, anche se non di molto, se lo studio è di gruppo. In questo caso aumentano coloro che preferiscono darsi appuntamento con i loro compagni in qualche biblioteca (15%), anche se circa il 9% non disdegna le classi scolastiche ed universitarie. Salgono anche le percentuali di coloro che studiano con i loro amici in luoghi come i bar, ma dotati di rete pubblica (5.4%). Ma anche in questo caso, la casa resta il luogo preferito da circa 7 studenti su 10 per dedicarsi allo studio.

Vuoi per la poca autonomia, vuoi per il metodo di studio ancora molto guidato, a preferire le pareti domestiche sono soprattutto gli studenti di scuola medie e superiori. Per quanto riguarda i primi, si studia in casa sia da soli (circa 80%), sia in gruppo (circa 75%). Pochissimi coloro che se devono studiare da soli si rifugiano in qualche aula studio, poco più del 3%, probabilmente complice della scelta anche l’età anagrafica ancora bassa.

Le cose non cambiano per gli studenti delle scuole superiori. Infatti anche loro prediligono il tepore materno per dedicarsi ai loro libri, sia in solitudine che in compagnia. Nel primo caso, sceglie di restare in casa circa l’85% dei ragazzi, nel secondo circa il 72%. Ma se aumenta l’età, aumenta anche l’indipendenza che permette agli studenti di allontanarsi da mamma e papà: circa il 14% per lo studio di gruppo sceglie la biblioteca, mentre circa il 9% la sua scuola. Pochissimi gli studenti delle scuole superiori che si incontrano in luoghi pubblici dotati di rete WiFi, solo il 3.5% di coloro che studiano in gruppo e il 6% di coloro che lo fanno in solitudine.

All’università si cambia prospettiva e l’indipendenza dai propri genitori si ricerca anche nel metodo di studio. Circa la metà degli universitari, il 49%, si incontra con i suoi amici in biblioteche e aule studio, prediligendo le prime. I luoghi pubblici continuano ad essere i luoghi meno preferiti per dedicarsi allo studio, scelti solo da circa il 3% degli studenti per preparare in gruppo i suoi esami. Le cose cambiano se si sceglie di studiare da soli. In questo caso si preferisce comunque restare a casa, come dichiarato da circa il 74% degli universitari, anche se circa 1 studente su 4 non disdegna biblioteche o aule studio.