Un banco digitale per aiutare gli alunni disabili

da La Stampa

Un banco digitale per aiutare gli alunni disabili

Progettato dall’università di Firenze
firenze

 Può migliorare le capacità di scrittura, lettura e memorizzazione dei bambini diversamente abili, favorirne la socializzazione con i compagni di scuola e l’integrazione in classe. Si chiama SmartTrek ed è un banco digitale progettato, grazie a un finanziamento della Regione Toscana, da un gruppo di ricercatori dell’Università di Firenze coordinati da Simonetta Ulivieri.

«Proprio uno dei valori aggiunti di questo progetto è l’approccio multidisciplinare – spiega Sandra Zecchi, delegato del rettore per le questioni sulla disabilità – che ha interessato tutte le fasi, dalla ideazione fino alla valutazione del dispositivo, e che ha visto impegnato un gruppo di giovani ricercatori con background culturale diverso, che hanno lavorato insieme anche costruendo un linguaggio comune».

L’apparecchio consente allo studente l’interazione con la lavagna multimediale della classe attraverso la scrittura, il disegno e l’uso di applicativi, permette la registrazione delle lezioni e la possibilità di rivederne alcune parti.

Il dispositivo è stato progettato in modo da essere ergonomico e integrato con le altre postazioni della classe, in modo da agevolare l’interazione con tutti i compagni. «Siamo partiti nel 2010 approdando a un’analisi dei bisogni attraverso il confronto con le scuole primarie e secondarie di primo grado grazie alla collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale di Firenze – prosegue Zecchi – al termine di questi incontri abbiamo deciso di lavorare a un prototipo che potesse essere utilizzato da parte di bambini con disabilità agli arti inferiori. Nella progettazione il gruppo di lavoro ha prestato attenzione alla possibilità di modificare il sistema sulle specifiche esigenze di ogni singolo studente e alla necessità di contenere i costi di produzione».

I prototipi sono stati realizzati da una ditta di Empoli, la Ceam, e testati, a partire dalla primavera 2013, per alcuni mesi, in tre scuole di Firenze, Barberino del Mugello e Capannori.

«I risultati sono stati complessivamente positivi soprattutto in relazione alle capacità di lettura, memorizzazione e di inclusione – aggiunge Zecchi – le insegnanti con cui abbiamo collaborato ci hanno dato riscontri molto interessanti e avanzato, a loro volta, suggerimenti dei quali il gruppo di ricerca terrà sicuramente conto».

«A maggio si è tenuto un convegno per tracciare un bilancio sull’esperienza di SmartTrek – conclude Zecchi – contiamo adesso di realizzare una pubblicazione per documentare i risultati che abbiamo raggiunto. Inoltre ci confronteremo nuovamente con la Regione per verificare se vi siano le condizioni per realizzare nuovi progetti, sempre nel campo della domotica, rivolti a utenti con altre disabilità».