Studenti in piazza: martedì sit in e flash mob per «un cambiamento vero»

da Corriere della Sera

«Change the Way», in attesa della GIORNATA DI PROTESTA nazionale del 15 novembre

Studenti in piazza: martedì sit in e flash mob per «un cambiamento vero»

Udu e Rete Studenti lanciano la mobilitazione in tutta Italia: «Dal dl Scuola, solo briciole»

Slogan, cartelli stradali, una sfilata  di volti sorridenti. Si danno appuntamento con un video «ufficiale», gli studenti, per la Giornata internazionale per il diritto allo studio del 15 novembre. Lanciata dalle associazioni – UdU e Rete degli studenti in testa – la «mobilitazione per il diritto allo studio e contro le politiche di austerity», verrà preceduta da una serie di sit in e flash mob in tutte le città italiane. Pronto lo slogan: «Change the way». «Con l’approvazione del dl scuola alla Camera, più di prima siamo convinti della necessità di invertire la marcia – ha detto a Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione degli universitari -. Le briciole del Governo su scuola, università e diritto allo studio non ci bastano, vogliamo un cambiamento vero. Per questo domani (martedì, ndr) da Trento a Palermo ci mobiliteremo per denunciare i problemi che da troppo gravano sulle nostre università».

«INVERTIRE LA MARCIA» – Daniele Lanni, portavoce Rete studenti medi, aggiunge: «Martedì ci mobiliteremo nelle nostre scuole per chiedere che l’istruzione diventi prioritaria per il Paese e non una mera voce di bilancio per cui sembra una missione quasi impossibile trovare degna copertura economica. Siamo convinti che l’inversione di marcia che chiediamo debba essere un’inversione oltre che italiana anche e sopratutto europea affinché politiche di austerity come quelle portate avanti sino ad oggi non siano la causa della chiusura delle nostre università come è accaduto ad Atene». Flash mob di denuncia in tutta Italia, dunque; e il 15 novembre «tutti in piazza per chiedere una vera inversione di marcia».

SOLIDARIETÀ PER LEONARDA – Martedì gli studenti manifesteranno anche in segno di solidarietà con i ragazzi che in Francia scenderanno in piazza in difesa di Leonarda – la 15enne rom espulsa dalla Francia in Kosovo, dopo essere stata fatta scendere il 9 ottobre dal bus scolastico che la portava in gita con i compagni – e dell’accesso libero all’istruzione».