FERIE NON GODUTE

Il Coordinamento Lavoratori della scuola “3 ottobre” invita tutti i lavoratori della scuola a par­tecipare

ASSEMBLEA PUBBLICA

contro il FURTO del pagamento delle

FERIE NON GODUTE

operato dallo Stato ai danni dei docenti precari

lunedì 11 novembre ore 17-20
c/o CHIAMAMILANO
via Laghetto 9/11 (zona Università Statale)

E’ assolutamente fondamentale organizzare al più presto iniziative di lotta contro questo ennesimo attacco da parte dello Stato, che non colpisce solo i precari, che, in base alla Spending Review (legge 135/2012), dal prossimo anno si vedranno letteralmente decurta­re dallo stipendio circa 1200 euro, ma tutti i lavoratori, perché questo è un attacco ai diritti conquistati nel corso degli anni, che oggi colpisce i precari della scuola e do­mani riguarderà tutti gli altri lavoratori!

La gravità non consiste soltanto nel danno economico che colpirà i lavoratori precari, ma anche e soprattutto nel fatto che si crea l’ennesima disparità di trattamento a parità di lavo­ro e di mansioni. I precari vedranno tagliato il diritto alla monetizzazione delle ferie pur svolgendo le stesse attività (e con le stesse responsabilità verso gli studenti) dei lavoratori assunti a tempo indeterminato.

Tale atto crea un pericoloso precedente e apre la strada ad ulteriori disparità di tratta­mento fra lavoratori dello stesso settore. Lo scopo evidente è quello di mettere in discus­sione il sistema stesso dei Contratti Collettivi del Lavoro e anche lo Statuto dei lavoratori.

Quale sarà dunque il prossimo attacco ai diritti dei lavoratori della scuola?
Un au­mento delle ore a parità di salario? Una riduzione complessiva delle ferie per tutti i docenti? Una riduzione dell’autonomia dell’insegnamento? Una gerarchizzazione dei do­centi che vedranno aumentare o diminuire il proprio stipendio in base ai risultati dei test-In­valsi?

Dobbiamo urlare a gran voce le nostre ragioni e i nostri diritti al Ministero dell’Istru­zione, al Governo e alle forze politiche, perché i governi (e i partiti di governo) cam­biano, ma le nostre rivendicazioni restano e la scuola pubblica è sotto attacco ormai da anni, ed è solo attraverso la mobilitazione, l’informazione, le manifestazioni e gli scio­peri che possiamo difendere i nostri diritti e riprenderci quelli che ci hanno tolto, anche gra­zie al nostro silenzio!

Siamo tutti sulla stessa barca che sta affondando:
precari ed assunti a tempo inde­terminato!