Scuola Digitale: Miur impegnato a “quantificare” le necessità infrastrutturali

da TuttoscuolaFOCUS

Scuola Digitale: Miur impegnato a “quantificare” le necessità infrastrutturali

Una programmazione efficace e trasparente degli interventi previsti dal Piano di sviluppo delle tecnologie didattiche è presupposto fondamentale per sostenere un progetto di didattica digitale. Secondo Domenico Airoldi, Ceo di Magnetic Media Network, “l’adozione di un numero considerevole di oggetti informatici non può prescindere dalla creazione di un’infrastruttura di rete idonea a supportare il traffico che verrà generato. Le scuole hanno bisogno di attrezzarsi al meglio”.

Una rete informatica WI-FI, veloce e bene organizzata, capace di sostenere il traffico di dati dovuto al funzionamento contemporaneo di centinaia di apparecchi tecnologici – aggiunge padre Don Giovanni Sala dell’istituto “Beata Vergine di S.Lucia” di Bologna – è  la condizione necessaria per sostenere l’innovazione nelle scuole, essenziale per lo sviluppo delle tecnologie digitali”. Attualmente quasi tutte le scuole sono connesse, ma principalmente per la gestione amministrativa. I collegamenti, dimensionati per il lavoro amministrativo, non possono essere sufficienti per fini didattici.

Per questo è apprezzabile la recente iniziativa assunta dal direttore generale Letizia Melina di promuovere l’aggiornamento delle informazioni concernenti “la reale consistenza delle dotazioni multimediali delle scuole al nuovo anno scolastico 2013/2014”.

La definizione di un quadro delle necessità infrastrutturali del processo di innovazione tecnologica in atto nel sistema scuola concorre a velocizzare lo sviluppo delle reti a Banda Larga attraverso le iniziative e gli obiettivi dell’Agenda Digitale che ha previsto, oltre alla costruzione di un cloud per la scuola italiana dedicato alla didattica, anche lo sviluppo dell’infrastruttura di rete.

La diffusione degli esiti della ricerca può costituire un esempio di contributo a quella informazione che è la base per comprendere meglio le situazioni, per spingere tutti a cambiare strategie, operare meglio e, quindi, superare la tendenza a frenare l’innovazione