Paolo Virzì, Tutti i santi giorni

Nota di commento essenziale al film di Paolo Virzì:”Tutti i santi giorni” (del 2012) –
di Gianfranco Purpi –

…Questa pellicola di cinema d’autore incantevole … propone in orizzonte linguistico/interpretativo di sequenze fattuali descrittivamente storicistiche e di autenticità esistenziale meravigliosamente essenziale, … la storia filmica di due “ragazzi/amanti” narrata con pregevole neorealismo espressionista e addirittura il più possibile immanente ed intrinseca alle vicissitudini della vita familiare vissuta e concepita senza alcuna predestinazione di senso artefatto o aprioristicamente ermeneutico e teleologico, …nè dalla volontà del Regista e nemmeno dalla immensa strabiliante carica narrativa dei protagonisti !
…Fra di essi,Guido è timido, riservato, coltissimo. Antonia irrequieta, permalosa e orgogliosamente ignorante. Lui portiere di notte appassionato di lingue antiche e di santi. Lei aspirante cantante e impiegata in un autonoleggio.
La mattina presto, quando Guido torna dal lavoro, la sveglia con la colazione e finiscono col far l’amore.
Una romantica storia d’amore vissuta in una metropoli complicata come Roma, con dei vicini di casa rozzi, allegri e disperati e alle spalle due famiglie d’origine che non potrebbero essere piú distanti. Un amore che sembra indistruttibile, finché il pensiero ostinato di un figlio che non viene non mette in moto conseguenze imprevedibili.

Questo è l’ultimo Film di Paolo Virzì (2012) , intitolato : “Tutti i santi giorni” ( Italia, 2012 ), con attori principali Luca Marinelli; Thony; Micol Azzurro; Claudio Pallitto; Stefania Felicioli; Franco Gargia!

E’ così,in questa prospettiva cinematografica da vita vissuta cruda , volontaristica fino allo spasimo,…e storicamente tribolata e dialetticamente complessa,…che lo stesso film rivela la veracità e anche la romanticità di un amore “per tutta la vita”,…che purtuttavia attraversa tutte le strade spinose dei problemi quotidiani dell’esistenzialità problemica e veracemente umorale e fenomenologica …di due personaggi focali di una coppia di giovani assolutamente eterogenea,…e di tutti gli altri soggetti di cornice interattiva; … rappresentando mirabilmente ed emblematicamente anche la complessità spesso percepita quale conflittualità insolubile e distruttiva …di un uomo e una donna di rispettive identità coniugali oggettivamente oppositive e antinomiche,…eppure forse proprio questo (…anzi proprio per questo!)…calamitate eternamente e aporeticamente (…e sempre su di un piedistallo di voglia etica angosciante e di una storicisticamente dialogica contrapposizione di scelte,…a volte vellutato e a volte rabbioso,…di non mettere mai in discussione la ricercata reale entità loro di affanni e tormenti angosciati e di introspezione coscienziale , … proprio per la trascendentale prassica consapevolezza ed epistemica volontà di sapere sempre il …cosa significa “vivere”…per loro singolarmente e in dualità genetica originale) !

… Ciò, dunque , al di sopra e al di là di ogni sofferenza e di ogni patimento di contingenza fatalisticamente sfortunata o follemente goduta,…e di una brama costante di lettura cristallina delle loro identità testardamente coscienzializzate …sempre pronte a mettersi in discussione ed a farsi una ragione di amore puro …nell’imboccare i viali di ogni loro cambiamento di dicotomia fattuale personalizzante (…allo stesso tempo, moralmente convinta di spregiudicatezza preponderante e sublimante …e di consapevolezza stoica nel voler e dover remare in un mare di naufragio ondoso grazie a cui soltanto sono ben consci che potranno trovare come da sempre per sempre…il loro vero amore e la loro cristallina felicità primitiva !)…

Peraltro,…reagendo costruttivamente,…alla fine,…all’angoscia ed alla sofferenza dilaniante di non potere avere un figlio/figlia ,…peraltro da entrambi immensamente bramato/a…pur senza mai farne la prima ragione di coppia ,… e comunque con la continua testarda e criticistica emozionalità etico/affettiva e…psico/biologica…di amarsi alla follia senza mai aver paura di potersi per questo distruggere e distruggersi…o di rinunciare alla proprio veracità da non rinnegare mai e poi mai!

…Anzi,al contrario…sempre convinti,al postutto ,…e in dialettica infinitamente aspra e massimamente pulsionale (…anche all’indirizzo di ogni soggetto di famiglia allargata genitoriale),…di non potersi non amare…”tutti i santi giorni”…che sono davvero “santi” per loro e credo per tutti voi e noi…,sia nelle gioie da matti che nelle rinuncie alla fine sacrificanti con divina e cristologica felicità di non dirsi mai “mi spiace”,…in una rara “Love Story” di questo Post Moderno invece sovente con valori deboli e scoloribili facilmente!…

E questo…consente , allo spettatore, …di godere di una colonna sonora da fiaba delicata e di velluto amorevole,…che è anche la colonna sonora costante (…anche per gli stessi protagonisti di coppia,nella tessitura agitata della trama della storia del film!)…del talento vocale fatato e della poesia musicale sublime di Antonia,…che mi pare costituisca sotterraneamente (anche se non più di tanto!)…sorgente e fuoco per continuare a vivere un amore esistenzialmente eterno…e storico…,allo stesso tempo e per lo stesso motivo (…da “poterci contare” in incessante “I Care”,…vada come vada!)…

 

http://www.youtube.com/watch?v=8VraYlEN2Tc