Nella scuola statale in crescita alunni disabili (+60% in 14 anni) e sostegno

da Redattore Sociale

Nella scuola statale in crescita alunni disabili (+60% in 14 anni) e sostegno

Il ministero dell’Istruzione anticipa i dati del 2013/2014: gli alunni con disabilità sono 209.814 (+3,7% rispetto allo scorso anno). Crescono anche i docenti di sostegno: dai 101.301 del 2012/2013 ai 110.216 del 2013/2014 (+8,8%)

Aumentano gli alunni disabili nella scuola italiana. Ma cresce anche il numero dei docenti di sostegno. È quanto riferisce il ministero dell’Istruzione che ha anticipato i dati statistici sugli alunni con disabilità e sul sostegno relativi al 2013/2014 che saranno perfezionati a conclusione delle procedure di assunzione in ruolo. Secondo quanto si legge, infatti, a proposito del numero di alunni con disabilità nella scuola statale italiana, si va “dai 202.314 dell’anno scolastico 2012/2013 ai 209.814 del 2013/2014 (+3,7%)”.

Ma, appunto, “aumenta il contingente dei docenti di sostegno: dai 101.301 del 2012/2013 ai 110.216 del 2013/2014 (+8,8%)”. Il rapporto docenti/alunni e’, in media, “di 1 a 2 e il personale e’ sempre piu’ stabile, grazie anche a quanto previsto nel decreto scuola ‘L’Istruzione riparte’, voluto dal ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, che consente l’immissione in ruolo in tre anni di 26.674 docenti in più rispetto alla dotazione organica del sostegno. Di questi 26.674 insegnanti, 4.447 saranno stabilizzati già dall’attuale anno scolastico, 13.342 lo saranno nel 2014/2015 e 8.895 nel 2015/2016. Una risposta concreta alle esigenze di 52.000 alunni che oggi non avevano la garanzia di mantenere lo stesso docente da un anno all’altro”.

Il Miur, inoltre, pubblica il Focus ‘L’integrazione scolastica degli alunni con disabilita’ – dati statistici a.s. 2012/2013′, in cui viene descritto “il fenomeno della disabilità con maggior grado di dettaglio. In particolare, vengono pubblicati i dati relativi al 2012/2013, anno in cui gli alunni con disabilità sono aumentati del 3,2%, registrando tassi di incremento differenti nei vari ordini e gradi di scuola: +2,2% nella scuola dell’infanzia, +3,4% nella scuola primaria, +2,4% nella scuola secondaria di I grado e +4,3% nella scuola secondaria di II grado”. Guardando ai numeri della sola scuola statale, dall’anno scolastico 2000/2001 “gli alunni con disabilita’ sono aumentati di oltre il 60%. La crescita e’ stata differente nelle diverse macroaree del territorio: +90% nel Nord-Ovest, +76% nel Nord-Est, +82% nel Centro, +34% nel Mezzogiorno”.

Gli alunni con disabilita’, inoltre, “sono circa il 2,5% sul totale degli alunni (1,3% nella scuola dell’infanzia, 3% nella scuola primaria, 3,7% nella scuola secondaria di I grado e 2% nella scuola secondaria di II grado). Le regioni dell’Italia centrale presentano mediamente una percentuale piu’ elevata di alunni con disabilita’. Nelle scuole statali si registra una percentuale di alunni con disabilita’, sul totale degli iscritti, pari al 2,7%. In quelle non statali sono l’1,5%. La disabilita’ intellettiva rappresenta la tipologia piu’ diffusa: oltre 148.700 alunni fra scuola statale e non statale (66,7% del totale degli alunni con disabilita’)”. (DIRE)
Alunni disabili, la Campania semplifica le procedure di accertamento

Grazie al lavoro del Comitato consultivo regionale appositamente istituito, avviato un percorso amministrativo semplificato. Iniziativa per ovviare alle difficoltà dovute al processo amministrativo, che vede coinvolti enti e istituzioni diverse

NAPOLI – Andare a scuola in Campania sarà più semplice, per gli alunni disabili. La Regione Campania semplifica la procedura dell’accertamento dell’handicap dell’alunno (ai sensi degli articoli 12 e 13 della legge 104/92), per ovviare alle difficoltà dovute al processo amministrativo che vede coinvolti enti e istituzioni diverse, come scuola, Inps, Asl,  non sempre in sinergia fra loro. Per questo motivo, fino a oggi il percorso per l’inserimento scolastico degli alunni con disabilità era stato caratterizzato da numerosi ricorsi da parte dei genitori che avevano fatto richiesta alla scuola di insegnanti di sostegno: in molti casi accadeva che l’insegnante di sostegno venisse negato a quegli stessi alunni cui in un primo momento era stato accordato. Oggi, grazie al lavoro del Comitato Consultivo Regionale appositamente istituito, il genitore che intende accedere ai benefici stabiliti dalla legge 104 seguirà un percorso amministrativo semplificato e che non lascia spazio ad ambiguità e a inerzie burocratiche.
I risultati sono stati presentati oggi nel corso della Conferenza di presentazione a cura del Comitato Consultivo Regionale.

“E’ davvero un successo aver completato il percorso che premia l’ottimo lavoro del Comitato – ha detto il vice Presidente della Regione Campania, Guido Trombetti -. In questo modo  la  Regione Campania si adegua alle normative vigenti che stabiliscono tappe importanti quali la diagnosi funzionale e il PEI e soprattutto segue nel tempo i miglioramenti dei bambini. Si tratta di un risultato che posiziona la nostra regione ai primi posti tra le regioni virtuose per questa problematica.
“Dopo l’approvazione della delibera, abbiamo continuato il nostro lavoro per creare le premesse per una sua corretta applicazione – ha detto Giovanni Delrio, presidente del Comitato -. Adesso è tutto pronto per accogliere l’alunno a scuola con una corretta diagnosi funzionale  e se il meccanismo va bene a regime non vi sarà più motivo di fare ricorso al TAR per  l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, ricorso che comportava anche un impegno economico di  circa mille euro a famiglia”.

Poiché per avere l’insegnante di sostegno, era necessario il riconoscimento al godimento della legge 104, è stata siglata una Convenzione con l’Inps affinché le commissioni a ciò deputate comunicassero la loro risposta in 30 giorni. “Per una corretta applicazione delle norme vigenti è necessario che le Asl mettano in condizione le Unità Multidisciplinari di rilasciare la Diagnosi funzionale secondo un sistema di valutazione noto come ICF – ha spiegato Delrio –  E’ questo il documento su cui si basa il lavoro dei gruppi GLH – gruppo di lavoro per l’handicap – presenti in tutte le scuole. Questo gruppo di lavoro prepara il PEI (piano educativo individuale) che consente di quantificare il numero di ore di sostegno di cui ha bisogno l’alunno con disabilità. Le Asl hanno collaborato facendo una revisione delle Unità Multidisciplinari presenti nei propri Distretti e consentendo degli incontri di informazione per un adeguamento appropriato alla nuova procedura”.

“Abbiamo chiesto a tutti i Direttori generali la composizione delle Unità multidisciplinari che hanno il compito di redigere il documento della Diagnosi funzionale che caratterizza la condizione del disabile. Poiché molti operatori non utilizzavano la Diagnosi funzionale, abbiamo organizzato gratuitamente ,per la Regione e per le ASL dei Corsi di informazione sull’argomento. Gli ultimi incontri con la ASL NA 3 SUD si terranno il mese prossimo”.  “Inoltre – ha concluso il presidente del Comitato Giovanni Delrio – ci siamo confrontati con gli Uffici Regionali e Provinciali della scuola per organizzare incontri con i Dirigenti scolastici, gli insegnanti e le famiglie e per concordare con  loro il lavoro da fare”. (ip)