Per assicurarsi il ruolo, i vincitori devono rivolgersi al giudice del lavoro

Concorso a cattedra – Il Sottosegretario Toccafondi conferma la tesi dell’Anief: per assicurarsi il ruolo, i vincitori devono rivolgersi al giudice del lavoro

 

Marcello Pacifico (Anief): la posizione del Governo è in palese contraddizione con il bando di concorso. Che quindi va necessariamente impugnato in tribunale

 

Le ammissioni giunte oggi in audizione alla Camera dal Sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, sulla necessità di avviare una graduatoria di merito triennale riguardante tutti i vincitori del concorso a cattedra confermano la tesi che l’Anief sostiene da tempo: per evitare il rischio di rimanere per strada dopo aver vinto la dura procedura concorsuale occorre necessariamente tutelarsi avviando apposito ricorso dinanzi al giudice del lavoro.

 

Le rassicurazioni del Sottosegretario Toccafondi – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – sconfessano, se ce ne era bisogno, quanto previsto dal bando di concorso pubblicato il 24 settembre 2012 attraverso il D.D.G. n. 82: per essere assunti in ruolo, dopo aver vinto il ‘concorsone’, non c’è altra scelta che ricorrere. Nel bando ministeriale, infatti, è indicato che è di soli due anni il limite temporale che fa decadere la posizione di vincitore di concorso“.

 

Ora – continua il sindacalista – considerando le migliaia di vincitori rimasti al palo questa estate, perché nel frattempo i posti erano spariti, non vi è altra scelta: le promesse del Governo lasciano  il tempo che trovano, occorre quindi cautelarsi e rivolgersi al tribunale del lavoro“.

 

Per i docenti interessati, è ancora possibile ricorrere contro la mancata stipula del contratto a tempo indeterminato: i ricorsi sono infatti in via di deposito presso il tribunale del lavoro. Chi volesse ulteriori informazioni e/o ricevere le istruzioni operative può scrivere a tutti.inruolo@anief.net.