Flc-Cgil e Uil scuola: il richiamo Ue esige una soluzione

da tuttoscuola.com

Flc-Cgil e Uil scuola: il richiamo Ue esige una soluzione

Un richiamo ulteriore che dovrebbe spingere a trovare una soluzione strutturale“. Così il segretario della Uil scuola, Massimo Di Menna, commenta lo stop alla discriminazione degli insegnanti precari arrivato oggi da Bruxelles.

Più volte abbiamo sollecitato il Governo a considerare oltre all’ingiustizia la non legittimità dei rapporti di lavoro precari nella scuola” spiega il sindacalista sottolineando che a oggi ci sono ancora oltre 130.000 persone con contratto a tempo determinato che fanno funzionare la scuola.

“Nonostante i continui richiami, la risposta data con il Piano di immissioni in ruolo è – osserva Di Menna – una soluzione parziale perchè ci sono ancora posti in organico di diritto coperti con contratti annuali reiterati di anno in anno. La soluzione – prosegue il leader della Uil scuola – è nell’organico funzionale, lasciando l’adozione dei contratti a tempo determinato solo per i casi dove c’e’ una motivazione contingente, come, ad esempio, una supplenza di 20 giorni per malattia.

Anche per Mimmo Pantaleo, segretario della Flc-Cgil, il pronunciamento della Commissione Europea contro le discriminazioni degli insegnanti precari in Italia “è di straordinaria importanza“.

Il sindacalista ricorda che la Flc sostiene da anni che nella scuola “è stata ripetutamente violata la direttiva europea sul lavoro a tempo determinato precarizzando strutturalmente il lavoro di migliaia di docenti e negando sistematicamente la loro stabilizzazione“.

La Flc-Cgil ha promosso – sottolinea Pantaleo – un ricorso alla Corte di iustizia Europea. Adesso il Governo metta in campo un piano pluriennale che consente la stabilizzazione dei precari andando oltre gli stessi contenuti della legge sull’istruzione recentemente approvata dal Parlamento. Non ci potrà essere nessuno scambio tra assunzione in ruolo dei precari e riduzione dei diritti contrattuali, come stabilito dalla legge sull’istruzione, ma il Governo è obbligato alla stabilizzazioni. Su questo punto la Flc-Cgil – avverte il sindacalista – sarà intransigente e non permetterà ulteriori perdite di tempo”.