Tutti in classe con il tablet: si sperimenta

da Tecnica della Scuola

Tutti in classe con il tablet: si sperimenta
di A.G.
Sono già 25 le classi sparse per l’Italia con gli alunni che hanno a disposizione un loro mini-computer. L’ultima, in ordine di tempo, è una seconda media dell’istituto Michelangelo Buonarroti di Roma. La prof di italiano: è un modo diverso di fare insegnamento, sarà una bella sfida anche per noi docenti. Che possono utilizzare la lavagna elettronica E-Board.
Tutti gli alunni hanno il loro tablet. E i docenti la lavagna elettronica E-Board a disposizione. Non è una scuola statunitense privata, ma una seconda media dell’istituto Michelangelo Buonarroti di Roma. E non è una novità: in Italia esistono almeno altre 25 realtà scolastiche come questa. Anche quella romana, situata all’interno dell’Istituto Comprensivo Regina Elena di Roma, fa parte del progetto ‘Smart Future’, promosso da Samsung per favorire la digitalizzazione nell’istruzione.
Il 28 novembre si è svolta la cerimonia di inaugurazione, accompagnata dalla musica suonata dagli stessi giovanissimi studenti. E dopo una breve conferenza illustrativa del progetto, l’attenzione dei presenti si è spostata nella classe – la seconda A – prescelta per la digitalizzazione. Con tanto di taglio del nastro e allievi all’opera sui Tablet tra giornalisti e fotografi.
Secondo il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo, Rossella Sonnino, la digitalizzazione ‘spinta’ attuate in una delle sue classi è “una novità molto interessante e sicuramente utile per la nostra scuola, perché consente grazie a questa generosa offerta di poter utilizzare le nuove tecnologie”.
Lucia Re, docente di italiano parla di “un’occasione per la nostra classe: partire con questa nuova avventura di digitalizzazione è un modo diverso di fare insegnamento che sarà una bella sfida anche per noi docenti”.
“Oggi abbiamo portato Smart Future a Roma – ha detto Luca Danovaro, corporate&marketing director Samsung Italia -. Venticinque sono le classi coinvolte sul territorio nazionale. Questa è la seconda apertura, la prima è stata a Milano e nelle prossime settimane andremo a coprire il centro Italia: soprattutto Toscana, Umbria e Liguria. L’obiettivo è portare la tecnologia all’interno del sistema scolastico italiano”.