Decreto bonus-maturità, torna il “premio” per chi si è diplomato con voto alto

da Repubblica.it

Decreto bonus-maturità, torna il “premio” per chi si è diplomato con voto alto

Con la pubblicazione del provvedimento, migliaia di studenti possono sperare di iscriversi a Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura e alle Professioni sanitarie. Le nuove graduatorie il 18 dicembre. Ammessi alla riapertura delle selezioni quanti hanno conseguito un punteggio nel test pari ad almeno 20 punti. Entro il 9 dicembre chi lo ha dimenticato potrà indicare il voto del diploma. Ecco come fare

PUBBLICATO L’ATTESO decreto sul bonus-maturità. E per alcune migliaia di studenti, gabbati dalla cancellazione in extremis del “premio” per coloro che hanno conseguito la maturità con un voto alto, si riaccendono le speranze di iscriversi in Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura e alle Professioni sanitarie. Per farlo occorrerà seguire alcuni passaggi.

Potranno partecipare alla riapertura della selezione soltanto coloro che  hanno conseguito un punteggio nel test pari ad almeno 20 punti. Coloro che avessero dimenticato di inserire la votazione del diploma potranno farlo sul sito www.universitaly.it entro le 15:00 del 9 dicembre prossimo.

Il 18 dicembre, sul sito www.accessoprogrammato.miur.it, verranno pubblicate le graduatorie dei partecipanti ai test di selezione alle facoltà a numero programmato nazionale, integrate dal bonus. E coloro che, con l’aggiunta del bonus al punteggio del test di selezione, ce l’avessero fatta a rientrare tra i posti messi a concorso  –  9.373 per Medicina, 929 per Odontoiatria, 830 per Veterinaria e 8.787 per Architettura – dal ministero per l’anno accademico 2013/2014 potranno immatricolarsi “in sovrannumero”. “Non sono ammessi scorrimenti di graduatoria”, recita il decreto.

Per comprendere meglio il funzionamento del decreto occorre fare un passo indietro. Nel mese di aprile di quest’anno, l’ex ministro dell’Istruzione Francesco Profumo aveva lanciato il bonus-maturità: un premio variabile, da 1 a 10 punti, per coloro che avessero conseguito il titolo di maturità con una votazione superiore a 80 centesimi e comunque superiore all’80°, 85°, 90°, 95° percentile della distribuzione dei voti all’interno dell’istituto. Un meccanismo che creava disparità tra gli studenti anche della stessa città che, pur in possesso dello stesso diploma conseguito con lo stesso voto, avrebbero goduto di bonus completamente diversi.

Punteggio, quello del bonus, che quest’anno assumeva importanza capitale per l’accesso a Medicina e alle facoltà a numero chiuso nazionale. In quanto si sommava allo score  –  al massimo 90 punti  –  del test di ammissione. Quando al ministro Profumo è subentrata la ministra Maria Chiara Carrozza, per cercare di migliorare il sistema, sono stati lasciati soltanto due paletti per la conquista del premio –  voto di maturità superiore o uguale a 80 centesimi e all’80° percentile, che varia da commissione a commissione – con bonus agganciato ai voti: da 80 a 100 e lode. Ma, perdurando anche con le modifiche della Carrozza le disparità tra studenti, il 9 settembre scorso il Consiglio dei ministri  –  proprio mentre gli studenti di Medicina erano alle prese con il quizzone – il bonus era stato cancellato.

Decisione che aveva suscitato le proteste di quanti contavano nel bonus per conquistare l’accesso a Medicina. Anche perché il 3 settembre, prima cioè che venisse cancellato il bonus, gli studenti alle prese con il test per le cosiddette Professioni sanitarie (ostetrica, logopedista, infermiere, ad esempio) avevano già sostenuto l’esame.

Che fare? In sede di conversione del decreto in legge, è stato previsto il ripescaggio di coloro che col bonus sarebbero riusciti a conquistare un posto per studiare da medico, odontoiatra, veterinario e architetto. Il decreto pubblicato oggi stabilisce che, se lo scorso 9 settembre uno studente di Medicina  –  col solo punteggio del test  –  non era riuscito a piazzarsi entro i 9.373 posti messi a concorso ma con l’aggiunta del bonus ce l’avrebbe fatta, potrà iscriversi entro il 31 gennaio prossimo “in sovrannumero”.

Se si è già iscritto in un’altra facoltà, potrà optare per il trasferimento a Medicina – e alle altre facoltà a numero programmato nazionale – nell’anno scolastico 2014/2015, oppure cambiare sede se col punteggio nuovo avrebbe avuto diritto a una sede diversa da quella ottenuta.

Per l’accesso alle Professioni sanitarie saranno le singole facoltà a gestire il ripescaggio degli studenti esclusi in precedenza. Anche in questo caso, non sono previsti scorrimenti di graduatoria. In altre parole, il punteggio da raggiungere non è quello dell’ultimo candidato che – con gli scorrimenti per le rinunce – è riuscito ad acciuffare un posto. Ma i punteggio dell’ultimo piazzato nella prima graduatoria pubblicata il 30 settembre scorso.