Il nuovo liceo sportivo: uno scientifico con economia dello sport al posto del latino

da Corriere della Sera

Il nuovo liceo sportivo: uno scientifico con economia  dello sport al posto del latino

Non basta essere bravi atleti, bisogna studiare  le discipline specifiche dell’indirizzo anche dal punto di vista del diritto

Mariolina Iossa

Se ne parla da tempo, doveva partire già a settembre ma è stato poi rinviato di un altro anno. E adesso ci siamo: il nuovo liceo sportivo prenderà il via ufficialmente nell’anno scolastico 2014-2015, questo vuol dire che i genitori dei ragazzi in uscita a giugno dalla media potranno iscrivere i propri figli al nuovo indirizzo entro fine febbraio come per tutti gli altri licei e istituti superiori. Il liceo sportivo sarà di fatto un liceo scientifico dove non si studierà il latino ma si approfondiranno tutte le materie scientifiche e dal terzo anno si aggiungeranno due discipline specifiche, economia e diritto dello sport. Sarà un liceo dove le ore dedicate alle attività motorie saranno ovviamente maggiori rispetto a tutti gli altri licei ma non solo, i docenti saranno obbligati ad una “curvatura” del 20 per cento dei programmi delle loro materie verso tematiche sportive.

UN LICEO NON UNA SCORCIATOIA – Si tratta dunque di un liceo a tutti gli effetti, e non quindi di una scuola per atleti, ma per accedervi occorrerà praticare agonisticamente un qualche sport, anche se lo sbocco lavorativo punta a professioni che hanno a che fare con il mondo dello sport, dal cronista sportivo al medico sportivo al fisioterapista per atleti e così di seguito, professioni che comunque necessitano di un proseguimento degli studi in ambito universitario. E’ bene che i ragazzi sappiano subito tuttavia che iscriversi al liceo sportivo non significa trovare una scorciatoia per arrivare alla maturità giocando a pallone e studiando poco. Si studierà come in un liceo scientifico ma ovviamente si prenderanno in considerazione i casi di quegli allievi che praticano lo sport in maniera agonistica e che si sottopongono ad allenamenti costanti e intensivi e che partecipano a campionati nazionali e internazionali. Ma mentre in passato per molti ragazzi continuare a praticare l’attività sportiva significava dire addio agli studi, adesso si cercherà di conciliare le due cose per non negare a giovani atleti la possibilità di formarsi e di fare agonismo.

NON BASTA ESSERE ATLETI – Allo stesso tempo non bisognerà essere solo atleti ad alto livelli per entrare in un liceo sportivo, lo sport può essere un punto di partenza per costruire un proprio futuro professionale. Sono centinaia le scuole che si sono messe in lista al ministero per ottenere l’indirizzo sportivo ma non per tutte sarà possibile: il dpr 52 del marzo 2013 ha indicato tutte le modalità e i necessari requisiti perché un liceo chieda e ottenga l’indirizzo sportivo. Inoltre, nella fase iniziale, la norma prevede un solo liceo sportivo per Provincia, quindi in tutto ci saranno un centinaio di licei sportivi da Nord a Sud. Il limite potrebbe cadere in futuro se questo corso di studi ottenesse grande successo ma forse il timore del ministero è che se si attivassero molti sportivi gli altri licei si svuoterebbero. Intanto si comincia, una commissione è da tempo al lavoro per mettere a punto offerta formativa e requisiti e sono anche partiti i corsi di formazione per insegnanti che dovranno inquadrare le loro materie, dall’italiano alle scienze, dalla matematica alla filosofia, in un’ottica sportiva. Il prossimo mese, e poi a gennaio, le famiglie potranno saperne di più direttamente agli open day degli istituti che avranno ricevuto l’ok del ministero. I licei paritari hanno avviato la sperimentazione già da quest’anno.