L’esercito dei 200 mila alunni disabili italiani

da Corriere della Sera

emergenza

L’esercito dei 200 mila alunni disabili italiani

Rapporto Censis 2013: mancano  insegnanti di sostegno,  scivoli e ascensori. Rossi Doria: «Stanziati 300 milioni»

Valentina Santarpia

Sono oltre duecentomila (207.244, per la precisione) gli alunni disabili in Italia, il 2,6% della popolazione studentesca, con punte del 14,8% in Lombardia, dell’11% nel Lazio, del 10% in Campania. Una fotografia, quella del rapporto Censis 2013, che racconta  come per un dirigente scolastico su quattro (il 23,6%) l’integrazione degli alunni con disabilità resti un problema di difficile soluzione: mancano gli insegnanti di sostegno (uno ogni due studenti disabili in media), quelli che ci sono non sono abbastanza preparati (lo pensa il 34,5% dei presidi del Nord Italia), e manca un raccordo tra la scuola e la rete dei servizi sul territorio, come denuncia il 50% dei dirigenti scolastici del Mezzogiorno.

BARRIERE ARCHITETTONICHE –   A rendere difficile la vita degli studenti disabili sono anche le barriere architettoniche: secondo l’indagine effettuata da Cittadinanza attiva e Uildm (Unione lotta alla distrofia muscolare), il 27% degli edifici scolastici ha gradini all’ingresso, l’ascensore è assente nel 35% delle scuole a più piani e non funziona nell’11% dei casi; nel 23% delle scuole non esistono bagni per disabili e il 15% ha barriere architettoniche tali da renderli inutilizzabili ai ragazzi con disabilità. Un’aula su 4,il 26%, non ha sufficiente spazio per la carrozzina, il 44% non ha banchi adatti o adattabili, nel 57% dei casi non ci sono attrezzature didattiche o tecnologiche per facilitare la partecipazione alle lezioni degli studenti con handicap. Non ci sono tavoli o postazioni adatte ai disabili in carrozzina nel 28% dei laboratori, nel 18% delle biblioteche e nel 17% delle mense. Spesso sono le associazioni a sopperire alle mancanze. All’istituto Verrazzano di Roma Cittadinanza attiva e Uildm hanno donato un pc portatile dotato di software per disabili. Alla scuola primaria Deledda di Torino è stato regalato un calciobalilla adatto anche al gioco per studenti in carrozzina. Alla scuola materna Bagnocavallo di Ravenna sono arrivati sussidi didattici specifici. All’istituto comprensivo di Ischia sarà consegnato il servo scala per superare i gradini di accesso alla palestra. Mentre all’istituto comprensivo Manara di Milano è stato donato un tavolo adattabile alle esigenze di uno studente in carrozzina.  Una goccia nel mare, rispetto alle esigenze reali. E il governo, cosa fa?

GLI INTERVENTI DEL GOVERNO – «Sull’edilizia scolastica, stiamo facendo un enorme lavoro – assicura il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria, con delega alla Disabilità –. Sia nel decreto del Fare che nel decreto Scuola ci sono norme importanti per l’accessibilità e la vivibilità delle scuole per ogni tipo di disabile. Nel decreto del Fare vengono stanziati 300 milioni, ed entro la fine di febbraio inizieranno i cantieri per i primi 150 milioni mentre con l’aiuto dell’Inps entro il 2014 ci saranno altrettanti soldi. Nel decreto Scuola, lo Stato favorisce, con le garanzie delle Regioni, la possibilità di accedere a mutui molto agevolati da parte dei Comuni che vogliano aggiustare o costruire scuole, con soldi provenienti da Cassa depositi e prestiti e enti di credito come il Consiglio d’Europa». Ma le barriere architettoniche non sono l’unico ostacolo. «Infatti- spiega Rossi Doria- .Ma per quanto riguarda l’inclusione, noi siamo universalmente riconosciuti nel mondo come il più civile dei Paesi Ocse, perché integriamo nelle classi normali i bambini con disabilità: investiamo quasi 4 miliardi l’anno, abbiamo 102 mila insegnanti di sostegno, stiamo potenziando i centro territoriali provinciali per l’integrazione. E nel decreto scuola c’è un ulteriore rafforzamento, perché stiamo stabilizzando 27mila insegnanti di sostegno che si occuperanno in maniera stabile di 54mila disabili, in quanto inseriti nell’organico di diritto».