Prosegue la mobilitazione dei precari della scuola

Prosegue la mobilitazione dei precari della scuola

Giovedi’ 12 dicembre 2013 dalle 15,30 PRESIDIO all’Ufficio Scolastico Regionale C.so Vittorio Emanuele 70 MM Re Umberto per info 3298998546

Chi ci governa non ritiene che il lavoro sia un valore, questo è certo e dimostrato da anni di precarizzazione spinta e diritti cancellati. Adesso però è diventato di moda far lavorare la gente senza pagarla, né tanto né poco. Ci sono precari che attendono ancora la retribuzione per le supplenze dello scorso anno scolastico, molti non hanno ricevuto né lo stipendio di ottobre né, tantomeno, quello di novembre. I motivi di questa gravissima disfunzione, in sostanza, si riducono ad un groviglio indistricabile tra inadempienze delle segreterie delle scuole, macchinosità del sistema informatico preposto ai pagamenti, mancata erogazione dei fondi da parte del MIUR. Ma tutto ciò non ha interesse perché in questo rimpallo di responsabilità ci rimettono solo i lavoratori.
Governanti ciechi e burocrati distratti si accaniscono contro persone costrette a lavorare saltuariamente e spesso in condizioni di disagio su posti di lavoro residui (in quartieri a rischio, con orari ridotti oppure spezzati su più sedi, ecc…).
Lo stesso accanimento si è visto per il pagamento delle ferie: dopo l’accordo estivo tra Governo e sindacati, che andava nella direzione di garantirne il pagamento ai supplenti temporanei e ai supplenti nominati sino al 30 giugno, è intervenuto il Ministero delle Finanze che ha invece negato tale diritto creando una situazione confusissima e arbitraria.
Non ne possiamo più di interventi “tecnici” che vanno in una sola direzione: sottrarre reddito  e diritti a chi lavora.
Il Governo bistratta i propri insegnanti e si scaglia contro i precari della scuola. Letta e Carrozza parlano di “svolta” nella politica scolastica dopo aver stanziato per scuola e Università la miseria di 400 milioni di euro in tre anni (circa 130 milioni all’anno), mentre la Legge di stabilità 2014, assegna 850 milioni alle missioni militari all’estero, 330 milioni agli autotrasportatori e  ben 220 milioni per le scuole non statali, quelle che dovrebbero funzionare “senza oneri per lo Stato”!

A questo governo, a questo Ministro dell’Istruzione e ai “ragionieri” del Ministero dell’economia e delle Finanze non possiamo dire che:
VERGOGNATEVI E RESTITUITE IL MALTOLTO!

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Cosimo Scarinzi