Un’operazione riuscita
di Antonio Stanca
La sera di Mercoledì 11 Dicembre a Sternatia (Lecce) presso il Palazzo Marchesale “Granafei” è stata celebrata la ricorrenza del trentacinquesimo anniversario della fondazione del Centro Studi “Chora-Ma”, che nel Palazzo ha sede. Molte sono state le persone presenti e molte le autorità convenute, dai rappresentanti della Chiesa e del Comune di Sternatia, della Provincia di Lecce e dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina ai sindaci dei paesi vicini. Dopo le relazioni introduttive di Vincenzo Filieri, Segretario del Centro Studi, e di Donato Indino, Presidente, ci sono stati interventi volti a sottolineare l’importanza dell’attività svolta da “Chora-Ma” durante i trentacinque anni della sua esistenza e ad evidenziare l’impegno profuso per il recupero e la valorizzazione del “griko”, del sostrato linguistico, cioè, ancora presente a Sternatia e dintorni a testimonianza dell’antica colonizzazione greca. Sono stati illustrati i rapporti, gli scambi avvenuti nel lontano passato tra Sternatia e la Grecia, si è detto delle tante testimonianze che di essi sono state portate alla luce grazie all’azione di “Chora-Ma”. A conferma di tale attività e di altre iniziative promosse dal Centro e finalizzate a coinvolgere, interessare sia i giovani sia gli anziani, a fare di esso un riferimento sicuro, una presenza attiva nel territorio, è stato proiettato un video intitolato “I nostri primi 35 anni”.
Sono venute poi le considerazioni conclusive del professore Emilio Filieri, docente di Letteratura Italiana presso l’Università di Bari. Egli ha parlato del significato, del valore che hanno operazioni come quella compiuta da “Chora-Ma”, ha spiegato che, tramite il recupero di una lingua del passato, si arriva a ricostruire la cultura, la religione, il costume, la civiltà, la vita di un’area geografica che rischierebbe di rimanere sconosciuta, ha precisato che la lingua offre la possibilità di entrare a far parte della storia, di diventare un suo elemento permanente.
Dopo l’aperitivo la serata ha avuto termine con un’esibizione folkloristica ad opera del gruppo “Asteria”.
Attento è stato il pubblico, ha seguito con molto interesse le varie fasi della manifestazione, i discorsi fatti per ripercorrere la storia del Centro. Si è pure parlato delle difficoltà attraversate durante i primi anni, del lavoro dei collaboratori ed in particolare del Presidente Indino, della comune aspirazione che li ha mossi fin dall’inizio circa il recupero della lingua “grika”. Tra tante altre testimonianze del passato di Sternatia quella linguistica è sembrata loro molto importante ed alla sua riscoperta hanno dedicato gran parte della loro attività. Per studiarla, chiarirla hanno cercato e ottenuto la collaborazione di noti studiosi non solo locali o nazionali ma anche stranieri, hanno promosso la pubblicazione di molti testi in lingua “grika”, hanno organizzato dei corsi per il suo apprendimento, l’hanno fatta inserire tra le discipline scolastiche della locale Scuola Media. “Chora-Ma” ha ritrovato il “griko”, lo ha sottratto al silenzio al quale sembrava destinato, ha esteso la sua conoscenza. Con esso, per esso ha ottenuto, instaurato rapporti durevoli con la Grecia, con ambienti, istituzioni, personalità del posto al fine di confrontare con le loro le proprie iniziative, di sottoporre alla loro verifica, ritenendola tra le più idonee, i propri risultati. Tramite il “griko” il Centro è giunto lontano, prima lo ha cercato, lo ha raccolto, poi lo ha diffuso, ne ha fatto il motivo principale della sua attività ed è riuscito a procurargli la dignità, l’importanza che ad ogni lingua spettano, a renderlo un mezzo di comunicazione ancora possibile.
Un’operazione di carattere non solo culturale è stata quella svolta dal Centro ma anche sociale. Per questo il suo nome non è rimasto nei confini del Comune che l’ha visto nascere ma è diventato noto anche a distanza, è diventato una realtà della quale si deve tener conto.
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