Un fondo per diffondere la “cultura dei makers” nelle scuole

da Tecnica della Scuola

Un fondo per diffondere la “cultura dei makers” nelle scuole
di R.P.
Lo prevede la legge di stabilità, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre con il numero 147. Previsti 10milioni di euro per sostenere progetti innovativi di “artigianato digitale”
Stanziati 10 milioni di euro dalla legge di stabilità (5 per il 2014 e altrettanti per il 2015) destinati al sostegno delle imprese che si uniscono in associazione temporanea di imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) per promuovere ricerca e sviluppo di software e hardware anche di carattere didattico. Lo prevedono due commi dell’articolo 1 della legge 147 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre. Le risorse del fondo saranno erogate  a quelle associazioni di imprese che  opereranno  in  collaborazione  con  istituti  di  ricerca pubblici, con università e con istituzioni  scolastiche  autonome  pubbliche sulla base di progetti  triennali  volti relativi a molteplici temi, tra cui

ricerca e sviluppo di software e hardware; condivisione  e  utilizzo  di   documentazione   in   maniera comunitaria; creazione di comunità on line e fisiche per la collaborazione e la condivisione di conoscenze; accesso alle tecnologie di fabbricazione digitale; promozione  di  modelli   di   attivita’   di   vendita   non convenzionali e innovativi; condivisione di esperienze con il territorio.

C’è ancora un’ultima voce che prevede espressamente il finanziamento di progetti che mirano a sostenere le scuole del territorio attraverso la  diffusione del materiale educativo sulla “cultura dei makers”, espressione con cui si indica un vero e proprio movimento culturale, sociale ed economico che insiste molto sull’idea dell’”artigianato digitale”. Movimento che si ispira in larga misura anche al modello di Steve Jobs ( “Se puoi immaginarlo, puoi farlo”). La “maker culture” sembra essere la nuova frontiera del mondo della produzione e il fondo creato con la legge di stabilità potrebbe servire per diffonderne i principi di base anche nella scuola.