Così ti cambio la scuola a colpi di clic

da La Stampa

Così ti cambio la scuola a colpi di clic

Nasce la prima piattaforma italiana di crowdfunding per finanziare i sogni di studenti e professori: si parte a Soverato, e a Ravenna arriva la stampante 3D
torino

Le classi cadono a pezzi? Non ci sono risorse per far partire il corso di teatro e nell’aula informatica sembra un miracolo trovare un computer che funzioni? Tra necessità e sogni nel cassetto, oggi studenti e professori hanno uno strumento in più per dare una svolta al “Sistema Istruzione”. Si chiama School Raising la nuova piattaforma di crowdfunding – la prima in Italia – tutta dedicata alle scuole, per finanziare i loro progetti, raccontarne le storie e promuoverli sul web. Bastano un click, pochi euro e la forza dell’unione per sviluppare quello che non c’è e migliorare l’esistente.

IL PROGETTO

Nato nel 2010 da un team di giovani professionisti durante una sessione creativa no-stop allo Startup Weekend di Milano, il progetto ci ha messo quasi tre anni per prendere forma. Si è trasformato in realtà grazie alla tenacia di Guglielmo Apolloni, 31 anni, web designer ed esperto di strategie di comunicazione milanese con casa a Berlino, e Luca Talarico, 29, arrivato nella capitale tedesca dopo la laurea in Ingegneria gestionale, grazie a un Erasmus per giovani imprenditori. Sono partiti con un budget pari a zero, una scrivania in un coworking, una valigia piena d’idee innovative e l’aiuto del team milanese, ovvero Dolma Bornengo, 28enne con la passione per il fundraising, e la project manager Marianna Moller.

Il Natale 2013 ha portato il regalo più bello: il loro sito è finalmente online con la prima iniziativa, un laboratorio teatrale nell’Istituto Malafarina di Soverato, in provincia di Catanzaro, per presentare in Europa uno spettacolo contro la violenza sulle donne. La Calabria, Regione con percentuali di emigrazione giovanile da record, sarà quindi il primo banco di prova di School Raising, ma richieste stanno già arrivando da tutta Italia. “A breve si potrà finanziare anche l’acquisto di tablet per due classi e l’orchestra del liceo Scientifico Guaraschi, sempre a Soverato, mentre un liceo di Ravenna vorrebbe comprare una stampante 3D – spiega Apolloni –. Ma siamo anche in contatto con altre organizzazioni e associazioni per lanciare sulla piattaforma tutti quei progetti per i quali quasi sempre mancano i fondi”. Massima trasparenza, ovviamente: per ogni proposta devono essere spiegate in dettaglio l’attività da svolgere, la durata, le tempistiche per la raccolta del finanziamento e il budget, compreso tra 100 e 15mila euro.

COME FUNZIONA

Superata la prima fase, via alla raccolta su internet dei soldi necessari. Ogni piccolo contributo è un tassello della rete che vuole unire cittadini e scuole. “School Raising – continua Apolloni – è una piattaforma all-or-nothing: se non si raggiunge la cifra minima stabilita, tutte le offerte alla scuola vengono restituite. Ma è anche reward-based, ovvero c’è in palio una ricompensa per tutti coloro che decidono si sovvenzionare il progetto”. Si va dall’e-mail con ringraziamenti personalizzati per chi versa 5 euro, alla possibilità di leggere in anteprima il copione dello spettacolo (15 euro) o di seguire una lezione di teatro tenuta dai ragazzi (50 euro) fino alla possibilità di vederli in scena dal vivo in qualsiasi città (400 euro).

Il “donatore” diventa “investitore” nel sociale: così si innesca un circolo virtuoso che stimola e crea nuove forme di collaborazione. “Ci stiamo muovendo a piccoli passi ma l’entusiasmo che finora abbiamo visto nei professori e negli studenti, ma anche da parte delle istituzioni è il segnale che siamo sulla strada giusta. School Raising non può certo sostituirsi allo Stato, piuttosto vuole essere uno strumento in più per individuare priorità e opportunità all’interno del sistema scolastico, al quale in quattro anni sono stati tagliati oltre 8miliardi di euro – conclude –. La prossima sfida? Coinvolgere sempre di più le imprese, per creare da Nord a Sud un network giovane e creativo”.