Saccomanni: «I prof restituiscano 150 euro»

da L’Unita’.it

Saccomanni: «I prof restituiscano 150 euro»

Il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha scritto al titolare dell’Economia e delle Finanza Fabrizio  Saccomanni chiedendogli di «soprassedere» alla richiesta del recupero degli  scatti maturati dagli insegnanti nel 2013. Si tratterebbe di circa 150 euro mensili.

È quanto si apprende dal Miur. Sempre oggi il responsabile Scuola del Partito democratico, Davide Faraone, aveva espresso «preoccupazione» per una nota del Ministero dell’Economia in cui ai docenti che hanno maturato gli  scatti 2013 si chiede la restituzione dei circa 150 euro mensili.

FARAONE (PD): «SIAMO ALL’ASSURDO…»

«Si tratta di importi – ha argomentato Faraone – provenienti dal taglio dei fondi di funzionamento delle scuole che erano stati promessi ai docenti come pagamento dei dovuti  scatti di stipendio. Il danno, cioè il taglio di quei fondi sacrosanti, si somma adesso alla beffa: una volta percepite e spese queste somme i docenti le dovranno restituire. Siamo dunque all’assurdo: dopo i diritti acquisiti e i diritti offesi siamo giunti ai diritti restituiti».

SPICOLA (PD): «NON ERA MAI SUCCESSO…»

«Come si fa a richiedere, anzi, a decurtare senza permesso, senza avvertire, il già magro stipendio dei docenti e dei lavoratori della Scuola di una somma così consistente? Soldi percepiti e spesi da persone che sostengo famiglie con uno stipendio che va dai 1.300 E ai 1.700 Euro? Il danno e la beffa? Quali sono i diritti acquisiti in Italia? Solo i privilegi? – così Mila Spicola insegnante e componente della Direzione Nazionale del PD -. Non era mai successo di sottrarre ai lavoratori dello Stato somme giustamente guadagnate e percepite con una modalità così brutale. La Scuola, che tutti dichiarano di mettere in cima alle agende, è fatta dalle persone che la abitano e vi lavorano che non possono essere beffate da simili provvedimenti privi di senso anche solo nelle intenzioni. Subiamo dal 2009 il blocco di uno stipendio che è già il più basso d’Europa, decurtarlo in questo modo è un’offesa sintomatica dello spregio per il nostro lavoro. La Scuola è stato l’unico segno più del comparto pubblico nel 2013, nessuno vuole riconoscerlo o ripeterlo. Non abbiamo nessun premio di produttività, ma avere addirittura tolti i soldi è un affronto non accettabile. Questo è il ringraziamento?».

LANCIATA UNA PETIZIONE

«Per chiedere chiarimenti – scrive ancora Spicola – perché ancora ci sembra un fatto incredibile, un equivoco che il Governo deve chiarire, e ottenere l’immediata sospensione della nota del MEF (nota n.157 del 27/12/2013 http://2.flcgil.stgy.it/files/pdf/20131230/nota-mef-157-del-27-dicembre-2013-noipa.pdf), abbiamo scritto noi docenti sotto forma di petizione una lettera al Premier Letta e ai ministri del Governo, che si sta velocemente diffondendo in rete e sta raccogliendo in poche ore migliaia di firme (http://www.change.org/it/petizioni/al-premier-e-ai-ministri-del-governo-annullate-il-furto-di-150-euro-dallo-stipendio-dei-docenti?share_id=owKsdPNcFq&utm_campaign=share_button_action_box&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition). Porterò all’attenzione della segreteria nazionale del PD, di Matteo Renzi e dei componenti della Direzione Nazionale del Partito Democratico le firme di protesta dei tanti colleghi docenti e del personale ATA per l’ennesimo pasticcio ai danni dei lavoratori della Scuola».