28 gennaio Blocco restituzione scatti

Il 28 gennaio, alle ore 11.30, nella sede del Miur di Viale Trastevere, si svolge l’incontro tra il ministro Carrozza e i sindacati con all’odg: “Posizioni stipendiali e relativi incrementi economici del personale della scuola”.

Miur, il Ministro Carrozza ha incontrato i sindacati della scuola

(Roma, 28 gennaio 2014) Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, ha incontrato questa mattina i sindacati della scuola presso la sede del Miur in Viale Trastevere.
Fra gli argomenti al centro dell’incontro, il piano triennale di assunzioni del personale previsto dal decreto ‘L’Istruzione riparte’, lo stato dell’arte delle norme attuative del decreto stesso, la questione degli scatti degli insegnanti.

Il Ministro ha annunciato che la prima tranche del piano triennale prevede oltre 18.000 assunzioni in ruolo, fra docenti, posti di sostegno e Ata (Ausiliari, tecnici e amministrativi). Carrozza ha poi ribadito il forte impegno profuso dal governo sulla questione degli scatti del personale docente attraverso il decreto approvato lo scorso 17 gennaio in Consiglio dei Ministri. Dal governo, ha detto il Ministro, “è arrivato un segnale di attenzione importante”. Prosegue, poi, in un clima di collaborazione con le altre amministrazioni, il lavoro per dare applicazione al decreto Scuola.

Il 22 gennaio si svolge nella 7a Commissione del Senato l’audizione del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sugli automatismi stipendiali del personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA)

Il ministro Maria Chiara CARROZZA si sofferma anzitutto sulla normativa che, in passato, ha assicurato una progressione stipendiale automatica collegata all’anzianità di servizio a quasi tutto il personale statale, ricordando che tale progressione fu soppressa alla fine degli anni Novanta per molti comparti ma non nella scuola, la quale fu lasciata in attesa di una diversa progressione di carriera, legata alla valutazione, che tuttavia non è stata ancora introdotta.

Il Ministro rammenta altresì che la progressione stipendiale automatica del personale scolastico è appannaggio solo di quello di ruolo e degli incaricati di religione, atteso che il personale precario non gode di detti incrementi se non all’atto dell’eventuale immissione in ruolo, quando è oggetto di un provvedimento di ricostruzione della carriera con il quale è riconosciuta anche l’anzianità di servizio maturata durante il precariato.

Dopo aver dato conto degli incrementi mensili lordi dovuti all’anzianità di servizio dei docenti e del personale ATA, il Ministro evidenzia che il comma 1 dell’articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 2010 ha disposto il blocco degli stipendi del personale pubblico per gli anni 2011, 2012 e 2013, ora esteso al 2014 dal decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 2013.

Il successivo comma 23 del medesimo 9 del decreto-legge n. 78 ha altresì previsto la non utilità degli anni 2010, 2011 e 2012 ai fini della progressione stipendiale del personale scolastico e il predetto decreto n. 122 ha esteso tali disposizioni al 2013. L’articolo 8, comma 14, del decreto-legge n. 78, consentiva però di recuperare l’utilità degli anni 2010, 2011, 2012 e 2013 ai fini della progressione economica, a tal fine utilizzando fra l’altro una quota del 30 per cento derivante dai risparmi sulla scuola, che doveva essere reinvestita nel comparto. In effetti, riferisce il Ministro, l’utilità dell’anno 2010 è stata recuperata utilizzando le risorse del predetto 30 per cento. Analogamente, ma solo in parte, è accaduto per l’anno 2011, quando 31 milioni sono stati prelevati dal 30 per cento e 350 milioni sono stati invece recuperati diminuendo la retribuzione accessoria del personale scolastico e le prestazioni aggiuntive per gli alunni (di cui al Fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa).

Quanto al 2012, il Ministro dà conto che la maggior parte delle organizzazioni sindacali ha chiesto di poter recuperare i relativi scatti mediante un’ulteriore riduzione della retribuzione accessoria. In previsione di ciò, è stata diminuita la somma destinata alla contrattazione collettiva nazionale integrativa, sicchè le scuole hanno ricevuto solo 521 milioni nell’anno scolastico 2013-2014 per le attività aggiuntive a favore degli alunni, su un totale di 984 milioni disponibili.

Soffermandosi indi sul blocco per il 2013, il Ministro ribadisce che esso è stato disposto dal decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2013, n. 122, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 ottobre, e pertanto dopo che circa 50.000 dipendenti avevano già percepito l’incremento da 10 mesi e avrebbero dovuto quindi restituirlo.

Affinché i dipendenti non avessero una riduzione stipendiale in conseguenza della restituzione degli incrementi già percepiti, il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato un decreto-legge che blocca la restituzione delle somme, rimanda ad una sessione negoziale il riconoscimento dell’anzianità maturata nel 2012 e prevede espressamente la maturazione degli scatti relativi al 2014.

Circa la copertura prevista, a carico dei fondi per il miglioramento dell’offerta formativa, il Ministro ricorda che si tratta di risorse comunque destinate alla retribuzione del personale scolastico, prevalentemente per lo svolgimento di attività aggiuntive, come corsi di recupero, incarichi specifici, progetti di pratica sportiva, sostituzione di colleghi assenti o progetti nelle aree a forte rischio sociale. A favore di tali attività erano complessivamente previsti, per l’anno scolastico 2010-2011, circa 1,5 miliardi di euro, poi diminuiti in proporzione alla riduzione del personale in servizio, ulteriormente decurtati dalla legge di stabilità 2013 ed infine parzialmente utilizzati per recuperare il blocco degli scatti 2011. Per l’anno scolastico 2013-2014 il Fondo ammontava pertanto a 984 milioni, anche se al termine della sessione negoziale per il recupero degli scatti 2012 detta cifra si ridurrà ulteriormente. Il Ministro conferma peraltro che, di detti 984 milioni di euro, alle scuole sono stati finora assegnati 521 milioni, a seguito dell’accantonamento di 463 milioni in attesa della conclusione della predetta sessione negoziale.

Dopo aver dato conto delle procedure di gestione del Fondo per l’offerta formativa, il Ministro si avvia alla conclusione sottolineando l’importanza degli scatti per il settore della scuola. Assicura perciò il proprio impegno per lo sblocco del contratto, che attualmente rappresenta l’unico strumento di miglioramento retributivo del comparto. Ritiene tuttavia doveroso superare l’attuale progressione basata solo sull’anzianità, introducendo anche altri tipi di meccanismi. Comunica peraltro, che allo stato, il Ministero non dispone di risorse libere da poter impegnare per tali finalità e pertanto può utilizzare solo fondi destinati ad altre funzioni fondamentali. Pur avendo avviato un attento procedimento di spendig review interno che comporta una precisa analisi di tutte le spese del Ministero, ivi compresa la definizione del costo standard per studente, al momento le risorse del Ministero risultano completamente vincolate.

Assicura comunque la sua disponibilità a partecipare nuovamente ai lavori della Commissione, augurandosi che l’odierno atto di trasparenza sia stato comunque utile ai fini di una riflessione sullo status dei docenti e più in generale sul personale scolastico.

Il Consiglio dei ministri, nel corso della seduta del 17 gennaio, approva un decreto legge in materia di retribuzioni per il personale della Scuola

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente, Enrico Letta, e dei ministri dell’Istruzione università e ricerca, Maria Chiara Carrozza, dell’Economia e Finanze, Fabrizio Saccomanni, e della Pubblica amministrazione e Semplificazione, Gianpiero D’Alia, un decreto legge in materia di retribuzioni per il personale della Scuola che demanda ad un’apposita Sessione negoziale avviata dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il riconoscimento dell’anno 2012 ai fini della progressione stipendiale del personale della Scuola (docente, educativo ed ATA). Nelle more della conclusione della sessione al personale interessato verrà mantenuto il trattamento economico corrisposto nell’anno 2013. La procedura negoziale per il recupero dei mancati scatti è stata già utilizzata per gli anni precedenti al 2012 e viene finanziata con risparmi e risorse rinvenienti dal settore scolastico senza alcun onere aggiuntivo per il bilancio dello Stato. Il decreto prevede altresì, come già annunciato, che non venga comunque effettuata alcuna azione di recupero delle somme attribuite al personale della Scuola per progressioni stipendiali nell’anno 2013. Viene inoltre prevista, per l’anno 2014, la non applicazione al personale della Scuola, con riferimento alle progressioni stipendiali correlate all’anzianità di servizio, del limite ai trattamenti economici individuali introdotto dall’art. 9, comma 1, del decreto legge n. 78 del 2010, nella considerazione che, a legislazione vigente, la predetta annualità per il comparto scuola è già utile ai fini delle progressioni stipendiali.

Di seguito il comunicato di Palazzo Chigi del 13 gennaio:

Con lo stipendio ordinario di gennaio è stata data applicazione al Dpr 122/2013 con blocco degli scatti di anzianità dal 2013 e recupero degli eventuali debiti per un importo massimo mensile di 150 euro lordi.
Come da disposizioni concordate tra il ministero dell’Economia e delle Finanze e dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è sospesa l’attività di recupero e l’importo di 150 euro lordi verrà rimborsato con esigibilità contestuale a quella dello stipendio ordinario in pagamento nel mese di gennaio 2014.
Per quanto riguarda il 2014, il pagamento degli scatti potrà essere assicurato a seguito delle decisioni che verranno assunte nel prossimo Consiglio dei ministri per gli insegnanti che ne abbiano beneficiato nell’anno 2013.

Al riguardo sul portale NoiPA viene pubblicata la seguente nota:

“Stipendi della scuola – Sospensione recupero debiti per blocco scatti di anzianità 2013
Con lo stipendio ordinario di gennaio è stata data applicazione al dPR 122/2013 con blocco degli scatti di anzianità dal 2013 e recupero degli eventuali debiti per un importo massimo mensile di 150 euro lordi.
Come da disposizioni concordate tra il MEF e il MIUR, è sospesa l’attività di recupero e l’importo di 150 euro lordi verrà rimborsato con esigibilità contestuale a quella dello stipendio ordinario in pagamento nel mese di gennaio 2014.
Ulteriori emissioni straordinarie potranno essere effettuate in attuazione delle decisioni che verranno assunte in sede governativa in ordine al riconoscimento degli scatti di anzianità ai lavoratori che ne abbiano beneficiato nell’anno 2013″.

L’8 gennaio, nel corso di una riunione a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, e il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, si è deciso che gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro percepiti nel 2013 derivanti dalla questione del blocco degli scatti.