Studiare la geografia appesi a una corda La ricetta francese contro la dispersione

da Corriere della Sera

CONTRO L’ABBANDONO SCOLASTICO

Studiare la geografia appesi a una corda La ricetta francese contro la dispersione

L’esperienza di «Transapi»:  matematica in musica, scienze a teatro e corsi online  (Mooc) realizzati dai  ragazzi per i ragazzi

Stefano Montefiori

PARIGI – L’abbandono scolastico in Francia riguarda ogni anno 140 mila giovani (cifre dell’ultimo rapporto Insee), che per le ragioni più diverse lasciano il mondo dell’istruzione prima di avere ottenuto un diploma, in particolare quel Baccalauréat che a 17 anni opera una scrematura decisiva tra i ragazzi destinati a trovare lavoro e tutti gli altri.

MASSIFICAZIONE=DEMOCRATIZZAZIONE FALLITA –  Al di là delle difficoltà personali degli allievi, che incidono soprattutto nell’adolescenza, il grande linguista Alain Bentolila (fondatore di Echill – Échec scolaire et illettrisme) ha spiegato su Le Point che la scuola francese dopo la Seconda guerra mondiale aprì a tutti la sua impostazione ottocentesca, senza cambiare una struttura nata e pensata solo per i figli – già mediamente istruiti – della classe dirigente. Di fronte ai milioni di nuovi alunni provenienti dalle classi popolari e dall’immigrazione, «la scuola francese ha navigato tra compiacenza e crudeltà, mascherando il fallimento tramite l’abbassamento continuo delle ambizioni, delle richieste e dei mezzi. Se la scuola ha avuto successo nella massificazione, ha completamente fallito la sua democratizzazione».

CORSI ONLINE DA STUDENTI A   STUDENTI – Partendo da questa constatazione il governo e i professori stanno conducendo una importante lotta contro l’abbandono scolastico, cercando di inventare nuovi modi per riportare i ragazzini nell’alveo dell’educazione. L’associazione Transapi per esempio si rivolge a tutti i ragazzi di più di 16 anni che hanno lasciato la scuola o che sono tentati dal farlo, o comunque che sentono di non rientrare nei canoni tradizionalmente molto rigidi del sistema educativo francese.  «Mi sono accorta che tanti giovani vogliono ancora imparare, ma non sotto la tradizionale forma scolastica, seduti dietro dei banchi – ha spiegato a Libération Muriel Epstein, fondatrice di Transapi -. Vogliono studiare, ma in modo diverso. Quando proponi loro di guardare un corso in formato video, gli si illuminano gli occhi, amano il lato ludico dell’apprendimento». Una delle iniziative è «TransiMooc», che cerca di applicare al recupero scolastico il fenomeno di grande sviluppo in tutto il mondo dei Massive Open Online Courses, la formazione a distanza con l’uso delle nuove tecnologie. Con l’aiuto dei docenti i ragazzi sono chiamati a «passare dall’altra parte», e a realizzare dei corsi a vantaggio di altri allievi.  Con la sponsorizzazione dell’operatore telefonico Orange (che fornisce gli strumenti digitali), i giovani organizzano e filmano il corso, si occupano delle riprese, della pista audio e della pubblicazione online.

PEDAGOGIA  TEMERARIA – Poi c’è la matematica insegnata attraverso la musica, i punti cardinali e la geografia studiati nel vuoto appesi a una corda (per i più temerari), la statistica e le scienze attraverso gli sketch di un umorista e il teatro. Transapi è una goccia nel mare, non sarà una sola associazione a modificare il tono dell’insegnamento francese, ma ha il merito di aiutare alcune decine di ragazzi e di osare un modo meno rigido di insegnamento. Passata la sbornia ideologicamente alternativa degli anni Settanta e pure la reazione un po’ troppo tradizionalista che ne è seguita, si cerca semplicemente di percorrere ogni strada pur di non abbandonare i ragazzi al fallimento.