Sicilia, Calabria e Lazio, il record delle «bigiate»

da Corriere della Sera

I DATI DELLA RICERCA OCSE/PISA 2012

Sicilia, Calabria e Lazio, il record delle «bigiate»

Marche,  Toscana e Bolzano, quasi inesistenti le assenze ingiustificate

Francesca Borgonovi, ricercatrice Ocse-Pisa

L’adolescenza è, per molti studenti, un momento per testare i limiti e sfidare l’autorità sia in famiglia che nella scuola. I risultati che emergono dalle analisi degli ultimi risultati PISA 2012 mostrano che molti – anzi troppi – studenti 15enni tendono a far tardi a lezione, saltano lezioni o, peggio ancora, giorni di scuola. In media il 18% degli studenti nei paesi OCSE dichiara di aver saltato lezioni nelle due settimane prima del test PISA, e il 15% dichiara di aver saltato almeno un giorno di scuola nello stesso periodo.  Chi salta lezioni o giorni di scuola mostra livelli di competenze inferiori rispetto a chi si presenta regolarmente in classe. Partecipare in maniera regolare alle lezioni serve: si impara di più in classe che fuori.

NEL MONDO – A livello internazionale, i sistemi scolastici con i risultati migliori sono i sistemi dove gli studenti o non possono o non vogliono saltare lezioni o giorni di scuola: paesi come la Svizzera e i Paesi Bassi, con alti livelli di competenze sono paesi dove quasi nessuno studente salta lezioni o giorni di scuola. I risultati eccellenti nel test PISA dei Paesi e sistemi educativi asiatici riflettono il fatto che quasi nessuno studente in Giappone, Korea, Hong-Kong e Shanghai salti la scuola senza autorizzazione. In questi Paesi l’intera comunità scolastica si assicura che gli studenti partecipino in maniera regolare alle lezioni: ad esempio, in Giappone ogni studente ha un insegnante dedicato che si occupa di monitorare il suo andamento scolastico e i suoi comportamenti. Questo insegnante interagisce in maniera regolare con lo studente e la sua famiglia al di fuori della scuola ed è responsabile per lo studente nei confronti della comunità intera. Questa responsabilità e questo impegno sono compensati sia in termini salariali sia in termini di prestigio sociale.

E IN ITALIA? – L’Italia è uno dei Paesi dove il problema del saltare lezioni e giorni di scuola è più forte e la variazione tra diverse aree geografiche è molto accentuata: nelle Marche, in Toscana e a Bolzano più del 95% degli studenti dichiara di non aver saltato nemmeno una lezione nelle due settimane prima del test PISA, mentre in Calabria il 70% degli studenti dichiara di non aver saltato lezioni. In generale a livello internazionale, le differenze di condizione socio-economica delle famiglie contano poco nel determinare se uno studente salta o no lezioni o giorni di scuola. In media, il 18% degli studenti socio-economicamente svantaggiati e il 12% degli studenti con condizione più favorevole hanno dichiarato di aver saltato giorni di scuola. In Italia tali differenze sono invece molto accentuate: ad esempio in Sicilia il 43% degli studenti svantaggiati e il 30% degli studenti più avvantaggiati hanno dichiarato di aver saltato giorni di scuola nelle due settimane prima del test PISA, una differenza di quasi 13 punti percentuali. La differenza è molto alta anche nel Lazio, dove il 27% degli studenti più svantaggiati e il 15% egli studenti più avvantaggiati ha dichiarato di saltare giorni di scuola e in Abruzzo, dove la differenza è di quasi 10 punti percentuali. Nell’ambito Italiano le uniche regioni dove le differenze socio-economiche non sono legate alla probabilità che gli studenti saltino giorni di scuola sono la Liguria e la Sardegna.