Applicazione contratti integrativi regionali anno scolastico 2012‐2013 e precedenti

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L’Associazione nazionale DIRIGENTISCUOLA-CONFEDIR (Di.S.-Conf), unica associazione di categoria rappresentante solo i dirigenti scolastici, chiede al Ministro Carrozza di tutelare la categoria e difenderla dalla “buttata” del Ministro Saccomani  che, unilateralmente, ha deciso di bloccare i CC.II.RR. già sottoscritti e scaduti, con l’intento di scippare dalle tasche dei dirigenti scolastici circa 2.000 euro l’anno, oppure di dimettersi.

Perché una richiesta, peraltro, inusuale, da parte di un’Associazione di Dirigenti Scolastici, di coloro ai quali la Nazione affida l’educazione e la formazione dei propri figli,  di dimissioni del Ministro della Pubblica Istruzione?

“ Per un quadro completo basta leggere la nota inviata alle Autorità. Perché

– afferma il Segretario Generale della Di.S.Conf. e aggiunto Confedir Attilio Fratta –

quando un Ministro dichiara pubblicamente che Lei non c’entra niente con la decisone del collega Saccomani, che  non condivide la sua decisione, che i dirigenti scolastici sono già molto sottopagati, che la colpa è del MEF,  vuol semplicemente dire che non ha voce in capitolo, che non ha alcun potere decisionale. Delle due l’una: o il ministro Carrozza, magari con l’aiuto del Presidente Letta, costringe Saccomani a ritirare il suo unilaterale, illegittimo e vergognoso provvedimento, peraltro mai reso pubblico, oppure difenda almeno la Sua dignità dimettendosi. La scuola non ha bisogno di un ministro fantoccio. Tocca a lei difendere e tutelare i suoi dirigenti che non possono essere costretti a ricorrere continuamente, con tutto quello che comporta, ai Giudici per vedersi riconosciuti i loro diritti. Ricorrere al Giudice deve essere un’eccezione, una patologia, non la norma. Può dirsi “normale”un Paese nel quale il cittadino è costretto a ricorrere continuamente dal Giudice per far rispettare le leggi violate da chi le ha emanate? O da chi prende provvedimenti calpestando i più elementari valori e principi sanciti dalla Costituzione? Se non si inverte questa tendenza prima o poi ci vorrà la ghigliottina perché, e non solo i dirigenti scolastici, ma il Popolo è stanco; ma evidentemente il Potere, le Istituzioni non si rendono conto che il Popolo “ha fame Maestà!”. “Dattegli le brioches” risposte Maria Antonietta… e le conseguenze le conosciamo. Peraltro come può un dirigente inculcare principi continuamente calpestati e nei quali non crede più?  Un educatore insegna ciò che è non ciò che sa!”

Il Segretario Generale Dirigentiscuola e Segretario Generale aggiunto Confedir
Attilio Fratta

Foggia 27 gennaio 2014

On. Maria Chiara Carrozza
Ministro Istruzione, Università e Ricerca

Dott. Fabrizio Saccomanni
Ministro dell’Economia e delle Finanze

E, p.c.
On. Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica

On. Enrico Letta
Presidente del Consiglio dei Ministri
– On. Presidente del Senato della Repubblica
Sen. Pietro Grasso
– On. Presidente della Camera dei Deputati
On. Laura Boldrini
– Dott. Luciano Chiappetta
Capo Dipartimento MIUR

Oggetto: Applicazione contratti integrativi regionali anno scolastico 2012‐2013 e precedenti: 2010/2011 e 2011/2012

On. Ministro Carrozza

non è usuale, per dei Dirigenti Scolastici, istituzionalmente preposti alla formazione e all’educazione alla convivenza civile e democratica dei cittadini, oltre che al rispetto delle Istituzioni, usare toni ed espressioni poco ortodossi.
L’ indecente e inqualificabile spettacolo a cui stiamo assistendo da oltre un mese e che ci preoccupa, ci costringe a dimenticare che siamo educatori e, come cittadini e lavoratori, a gridare che siamo stanchi e stufi di essere calpestati e maltrattati proprio da quello Stato che serviamo e difendiamo formando i cittadini.
I Dirigenti Scolastici, per colpa delle complicità di chi ora sbraita, organizza sit-in, proclama stati di agitazioni e scioperi, a differenza di tutti gli altri dirigenti di pari fascia, sono confinati nella “riserva indiana” dell’area V e percepiscono meno della metà della retribuzione accessoria degli altri colleghi di pari fascia. Vi è di più! Tra gli stessi dirigenti scolastici vi è disparità di trattamento derivanti da una logica di squallido sfruttamento e patto scellerato stipulato con le OO.SS. della ex-pentiade complici di questa inqualificabile situazione.
Ai Dirigenti Scolastici, immessi nei ruoli dal 2011 è stata perfino scippata la loro retribuzione individuale di anzianità (R.I.A.): unico caso nel pubblico impiego!
Siamo stati costretti in centinaia e centinaia a ricorrere al Giudice del lavoro per vedere riconosciuti quei sacrosanti principi costituzionali che cerchiamo di inculcare ai nostri alunni. Lo Stato e le Istituzioni che dovrebbero essere i garanti e i difensori della Costituzione, dei principi della stessa e delle Leggi, e punire, a mezzo della Giustizia, coloro che li violano, è il primo a violarli.
I Dirigenti scolastici sono stati costretti a ricorrere ai Giudici per vedersi riconosciuti i diritti violati dallo Stato e, di recente, negati, con la Sentenza n. 310, anche dalla suprema Corte.
Come si può arrivare ad affermare, a chiare lettere, che la Legge non è uguale per tutti? Come si può arrivare a sostenere che in periodi di crisi finanziaria i diritti soggettivi possono essere calpestati? Come si può arrivare ad affermare che lo stesso principio non vale per i Magistrati? Non sono anche loro cittadini dello Stato? La legge non è uguale anche per loro? Dobbiamo forse insegnare ai nostri alunni che la Legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali per la Legge?
In questo scenario apocalittico si inserisce il novello Quintino Sella che, calpestando brutalmente la legge e interpretandola, o facendola interpretare, con argomentazioni illogiche e irrazionali, non contento del blocco delle retribuzioni da “pezzenti” dei Dirigenti Scolastici, intende bloccare, UNILATERALMENTE, i contratti integrativi regionali, già sottoscritti e relativi all’a.s. 2012/2013, già concluso da mesi.
Solo il D.G. della Campania è arrivato fino al punto di inventarsi il “contratto unilaterale”, uno dei tanti istituti giuridici del codice Bouchè e per il quale la scrivente organizzazione ne ha chiesto la rimozione. In precedenza analoghe situazioni, per chi ha memoria, si sono verificate in Puglia, in Sardegna e in Abruzzo …. ma con la complicità degli sprovveduti, incapaci e improvvisati sindacalisti che hanno firmato i relativi CC.II.RR.
Il MEF, evidentemente, ha preso esempio da Buochè. Il primo adotta contratti unilaterali, il secondo annulla contratti in modo unilaterale dandone informativa alle OO.SS.
L’informativa, come è sempre successo, consiste anche nel consegnare alle parti i provvedimenti oggetto della stessa.
I documenti “incriminati” non sono stati consegnati o le OO.SS., che li hanno ricevuti, si guardano bene dal pubblicarli? Su quali basi giuridiche si fonda la presa di posizione del MEF è, forse, coperta da segreto di Stato o è legittimo chiedere che vengano pubblicati i provvedimenti?
I Dirigenti Scolastici hanno almeno il diritto di sapere perché saranno scippati?
Sembrerebbe che il Mef abbia preso a pretesto la legge 122/2010. Ma la L. 122/2010, non impone, abusivamente, il blocco degli stipendi? Blocco degli stipendi, in lingua italiana, è forse sinonimo di decurtazione dello stipendio? Chissà poi perché la decurtazione dovrebbe essere applicata solo per i Dirigenti Scolastici, categoria che non solo non percepisce aumenti, ma, addirittura, subisce una diminuzione del già miserevole stipendio!
Cos’è un’altra battuta di Saccomani? Un’altra provocazione pari a quella dei docenti, rientrata solo perché Il Presidente Letta ha tirato le orecchie al titolare del MEF che si è giustificato, come il bambino colto con le dita nella marmellata, asserendo che si era trattato solo di una incomprensione con Lei, egregio Ministro Carrozza, una specie di difetto di comunicazione che ha messo in serio imbarazzo il Presidente Letta costretto a minimizzare la “bravata” nelle varie interviste televisive.
Evidentemente la lezione e la magra figura non è bastata! Ci ha riprovato nuovamente!
Dobbiamo anche noi indignarci a mezzo stampa? Dobbiamo fare lo sciopero della fame, incatenarci davanti al Palazzaccio? Dobbiamo organizzare sit-in e proclamare scioperi di facciata come le OO.SS. che hanno firmato i CC.II.RR. “incriminati” e che, probabilmente, calmate le acque, firmeranno anche i nuovi per ratificare lo scippo?
La sfiducia nello Stato e nelle Istituzioni, che approvano oltre 200 balzelli con la legge di stabilità, è tale che prima o poi il Popolo si ribellerà. Non è che il ministro Saccomani, non sapendo dove andare a prendere i soldi per finanziare i “balzelli” della Legge di stabilità, ha pensato di scipparli ai Dirigenti scolastici?
Cosa volete che facciamo? Dobbiamo ricorrere ai forconi anche noi, dobbiamo diventare provocatori?)
Orbene egr. Ministro Carrozza lei che ha gridato allo scandalo quando si è resa conto delle retribuzioni dei docenti e dei Dirigenti, cosa ha fatto e cosa intende fare?
Tocca a Lei difendere il Suo Ministero e i Suoi Dirigenti. Non può lavarsi le mani dando la colpa solo al MEF o scrollandosi le spalle dicendo che non ha soldi.
Alzi la voce, tiri fuori i muscoli e, se non sarà ascoltata faccia la cosa più corretta e nobile che un Ministro deve fare: si dimetta motivando alla categoria, al Parlamento e al popolo italiano le Sue dimissioni. Dica ad alta voce che lo Stato vuole distruggere la scuola italiana, che calpesta i diritti e non rispetta i principi costituzionali, ragion per cui, indignata, si dimette.
Noi non proclamiamo stati di agitazione, non chiediamo tavoli di concertazione, non organizziamo sit-in e non proclamiamo scioperi inutili e distruttivi dell’immagine di un Paese che sta cadendo a pezzi.
In questo mese ci siamo limitati a pubblicare sul nostro sito (www.dirigentiscuola.org) e non solo, una serie di documenti e articoli facendo calcoli e commenti.
Noi chiediamo e pretendiamo che sia Lei a difenderci o a tutelarci. E’ Suo preciso dovere.
Al Presidente Letta che ci legge, reiteriamo lo stesso invito.
Convochi, anche questa volta, il neo Quintillo Sella, gli ri-tiri le orecchie una seconda volta e gli dica di smetterla con queste trovate da circo e, se recidivo gli ritiri anche la fiducia. Non ha alcun diritto di fare il terrorista seminando panico con ricadute sul funzionamento delle istituzioni che i dirigenti …. DIRIGONO.
Se i provvedimenti “incriminati” non saranno immediatamente pubblicati, le nostre reazioni non saranno di facciata e sapremo bene come regolarci al momento opportuno Nel frattempo preannunciamo che, in caso contrario, faremo formale richiesta di accesso agli atti per poi rivolgerci ai Giudici ancora una volta.
Ci sarà pure un Giudice a Berlino!!!
In attesa di riscontro, si coglie l’occasione per distintamente salutare le autorità in indirizzo invitate a fare ognuna la sua parte.

Il Segretario Generale Dirigentiscuola e
Segretario Generale aggiunto Confedir