Evviva la scuola dei certificati!

Evviva la scuola dei certificati!
Certificati  Scuola dei certificati

di Umberto Tenuta

 

La scuola delle pagelle si arricchisce dei certificati.

La pagella, la pagella dell’onore riconosciuto al figlio del dottore, del disonore riconosciuto al figlio del contadino, disonore minore di quello al quale rischierebbe di andare incontro se proprio i genitori insistessero a volergli far continuare gli studi, facendone, sì, un medico, sì un avvocato, comunque però uno spostato, uno spostato dalla classe sociale ascritta −quella del contadino, classe negata agli otia− alla classe dei liberi, alla classe alla quale sono destinati solo i figli del dottore di donmilaniana memoria.

No, spostati è peggio che restare a estirpare il loglio nei campi di grano.

Ma che dico?

Ho dimenticato la grande rivoluzione democratica del 1962, anno della nascita della scuola media unica, con conseguente soppressione delle scuole di avviamento agrario, delle scuole di avviamento commerciale, delle scuole di avviamento industriale, alla prima classe  delle quali pure mio padre, contadino, brav’uomo, non ebbe dubbi che doveva iscrivermi

Scuola di avviamento industriale era pure una conquista! Non rimanevo semianalfabeta con la sola licenza di quinta elementare che pure pessima non era.

Anche lì, però, il professore di officina ferro, due volte alla settimana mi apostrofava: ca..one, ca..one, non vedi che la piastra temperata chi ti è capitata per caso non la metti mai a livello!

Sì, la livella di Totò funzionava ancora, non eravamo tutti uguali, nemmeno lì.

E, infatti, fui rimandato a settembre!

Figuratevi cosa sarebbe successo alla scuola media, alla quale, pure mi indirizzò il professore, figlio di maestro, che dopo avermi guardato negli occhi, disse a mio padre: questo ragazzo è intelligente e lo lo faccio venire da me, alla scuola media.

Non ti devi preoccupare, tu, padre amoroso, stai tranquillo, perde un anno ma gliene farò guadagnare due!

E così fu!

Per me, ma non per gli altri amici figli di contadini!

Niente di male! Niente di male nemmeno per loro!

Abolite le scuole di avviamento, sono state istituite le scuole medie uniche.

Abolita la selezione iniziale, restava però quella delle pagelle che certificava la classe sociale di appartenenza.

Pagelle coi dieci per i figli del dottore, pagelle coi cinque per i figli dei contadini, sempre una vergogna erano!

Pagelle, certificati e albi di onore, certificati e albi del disonore!

Ma ora non ci sono più le pagelle e solo qualcuno, non si capisce perché, vorrebbe introdurre gli albi d’onore, gli albi del disonore!

Ci sono però i certificati per i soggetti portatori di handicap, per i soggetti con BES.

Quanti certificati nelle nostre scuole, in quelle dell’infanzia coi bambini certificati e coi bambini non certificati, quelle primarie, con i fanciulli certificati e coi fanciulli non certificati, quelle secondarie di primo e secondo grado…!

Oh, senza certificati non c’è posto, non c’è spazio nell’aula comune per coloro che uguali non sono nati, ma hanno avuto la fortuna di nascere diversi.

Sì, la biodiversità è una ricchezza di madre natura, una ricchezza da proteggere, una ricchezza da non ridurre, una ricchezza da non eliminare!

Biodiversità vegetale, biodiversità animale, biodiversità umana, pardon, non umana, ma dei figli di donna!

La diversità, quale ricchezza!

Il poeta, il matematico, lo scienziato, il filosofo, lo storico, lo statistico e lo statista…

Quanto diversi, pure i poeti, mica tutti uguali, quello pessimista alla Leopardi e quello ottimista alla Manzoni!

Ma nella scuola la biodiversità non è riconosciuta a tutti: la scuola è contro la biodiversità, contro la diversità dei poeti, tutti uguali, contro la diversità degli scienziati, dei musicisti e degli artisti, dei letterati e degli storici.

Nella scuola tutto a tutti, in uguale misura, senza particolarismi, senza ingiustizie!

È vero, Don Milani ha detto che non c’è cosa più ingiusta che far le parti uguali tra diseguali.

Ma che volete che ne sapesse di scuola il tanto celebrato Prete di montagna che osava pure scrivere una Lettera ad una professoressa?

Nella scuola sono tutti uguali e chi uguale non è se lo deve far certificare, sì, certificare!

Non bastano le certificazioni dei voti sulle pagelle, pagelle con voti certificati, del SEI al quale già  per nascita possono aspirare anche i poverelli, e pagelle con voti certificati del SETTE che già di una classe sociale più elevata sono testimonianza, pagelle con pochi certificati dell’OTTO che pure…

Ma, non diciamo sciocchezze, anche agli alunni certificati diversi può essere attribuito un SETTE meno, un OTTO meno, un NOVE meno, puranche un DIECI meno.

La cosa importante è che la diversificazione resti, che nell’aula comune restino gli studenti uguali e nell’aula laboratoriale vadano solo gli studenti certificati, vadano per il loro bene, mica per quello dei compagni non certificati!

Aula laboratoriale con tanto di targhetta di bronzo, di un bronzo che sembra oro!

Per tutti gli studenti certificati, aule certificate!

Aule normali, per gli alunni senza la benché minima certificazione.

 

Quanta ricchezza questi certificati!

Ricchezza di aule laboratoriali solo per gli alunni certificati, perchè l’apprendimento laboratoriale è riservato solo agli alunni certificati.

Aule non laboratoriali per gli studenti senza volto, non certificati, tutti uguali, con lezioni tutte uguali, anche nelle ore!

Docenti certificati con laurea per alunni certificati, laurea speciale, e docenti con laurea comune per studenti non certifitati.

Materiali didattici certificati per studenti certificati e materiali didattici non certificati, ossia libri di testo cartacei e digitali, per gli studenti non certificati.

E, ancora, ancora, bontà dei certificati!

Fondi speciali per le attrezzature delle aule speciali degli studenti certificati.

Nessun fondo speciale per le attrezzature delle aule degli studenti non certificati.

 

E, infine, infine, riconoscimento al merito per i docenti e per i dirigenti con alunni certificati!

 

La nostra è veramente una scuola speciale, una scuola nella quale i certificati, sostituiti per tutte le altre cose con le autocertificazioni, hanno ancora un grandissimo valore, il valore della personalizzazione educativa solo per gli studenti con certificati.

Per gli studenti non certificati, la gogna della lezione comune, collettiva, uguale, monotona, libresca, lavagnesca, no, pardon, LIMMESCA!

 

Viva la biodiversità, per le piante di pomodoro, per le piante di zucca, per le piante di fichi secchi, viva la biodiversità per gli uccelli così diversi l’uno dall’altro, per i cavalli così diversi l’uno dall’altro, per i leoni così diversi l’uno dall’altro!

Ma che di diversità nella scuola non si parli, fino a quando le apposite commissioni delle ASL certificati di diversità non abbiano rilasciato!

VIVA I CERTIFICATI!

ABBASSO LA UMANA DIVERSITà!

LA LEGGE è UGUALE PER TUTTI!

NELLA SCUOLA, Sì, ALMENO PER GLI STUDENTI NON CERTIFICATI!