Reclutamento e abilitazione dei docenti, il paradosso è legge

da tuttoscuola.com

Reclutamento e abilitazione dei docenti, il paradosso è legge

A chi vuole sapere del #tfaordinario stiamo aspettando da dicembre il via libera sul regolamento dal MEF, dalla funzione pubblica e dal CDS”. È quanto ha twittato questa mattina il ministro dell’Istruzione Maria  Chiara Carrozza.

Le ha risposto, nel giro di poche ore, Max Bruschi, consigliere del passato ministro Mariastella Gelmini, che ha dedotto sostanzialmente che i tempi si allungheranno a tal punto che le università finiranno con l’attivare i prossimi Tfa ordinari nell’anno accademico 2015/2016, rinviando il bando per l’anno accademico 2014/2015 (in realtà Bruschi propone come alternativa di portare al Ministero le bozze dei “decreti” con una propria chiavetta, ma pare un’alternativa provocatoria).

Bruschi al riguardo fa notare “il paradosso per cui, nei prossimi anni, gli unici abilitati sarebbero coloro i quali, in virtù del servizio, avranno frequentato i “percorsi speciali”, anteponendo così una sanatoria (…) a un percorso ordinamentale; oppure coloro i quali acquisiranno le abilitazioni all’estero, magari acquistandole con procedure on-line per il tramite di compiacenti mezzani. Non penso che le nostre istituzioni scolastiche, gli studenti ignari e le loro famiglie si meritino questo. E non penso se lo meritino i laureati in attesa”.

Paradossi come questo, occorre notare, anche alla luce del concorso per docenti del 2012 e del primo ciclo di Tfa ordinari, sono ormai la regola nel reclutamento di personale docente in Italia, che privilegia sempre di più l’anzianità di servizio o la vetustà dell’idoneità concorsuale, alla selezione concorsuale corrente.

Abbiamo così una gran quantità di mai vincitori di concorso iscritti alle Gae (molti dei quali peraltro meritevolissimi) che sopravanzano, nella precedenza di accesso al ruolo e alle supplenze, i vincitori del concorso (il più selettivo della storia italiana, percentualmente, per gli aspiranti docenti) 2012.

Gli stessi iscritti alle Gae scalzano anche gli idonei del concorso 2012, nel caso di eccedenza dei posti disponibili rispetto a quanto preventivato, ai sensi delle indicazioni che il Ministero dell’Istruzione ha inviato ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali in relazione alle 4.447 assunzioni a tempo indeterminato di docenti su posto di sostegno previsti dalla Legge n. 128/2013, disattendendo con disinvoltura il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione (Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297).

Sempre gli iscritti alle Gae, rispetto agli idonei dell’ultimo concorso, hanno il beneficio dell’abilitazione, che, sempre per paradosso, a questi ultimi non viene conferito, semplicemente perché il bando non lo ha previsto. A causa di ciò, e siamo a un nuovo paradosso, i primi potranno partecipare a futuri concorsi, grazie all’abilitazione conseguita (la maggior parte virtuosamente, grazie alle Ssis o alla idoneità nei concorsi fino al penultimo del 1999). Ma gli idonei all’ultimo concorso non potranno, perché questa idoneità non ha valore abilitante.

Potranno invece partecipare ai prossimi concorsi coloro che si sono abilitati attraverso i Tfa ordinari, per accedere ai quali hanno superato procedure percentualmente molto selettive. Ma, e siamo a un nuovo paradosso, saranno sopravanzati da una gran quantità di docenti che si sarà abilitata attraverso i Pas (Percorsi speciali abilitanti), senza nessuna selezione in ingresso.

Ma il paradosso sottostante a tutti questi paradossi è che molti di coloro che non hanno superato l’ultimo concorso (o non vi hanno potuto o voluto partecipare) avranno l’immissione in ruolo, mentre molti di coloro che questo concorso l’hanno superato l’assunzione non la avranno né in questa occasione né mai, poiché non potranno partecipare ai futuri concorsi.