A rischio attività didattiche, igiene e sicurezza nelle scuole

da Tecnica della Scuola

A rischio attività didattiche, igiene e sicurezza nelle scuole
di A.G.
A lanciare l’allarme è la Commissione istruzione dell`Anci, che ha approvato un ordine del giorno con cui i sindaci esprimono preoccupazione per la riduzione delle risorse destinate alla pulizia: al futuro premier chiediamo un intervento immediato. E per questo chiedono di posticipare al 1° aprile l`entrata i vigore delle nuove convenzioni.
I sindaci italiani esprimono preoccupazione per la riduzione delle risorse destinate alla pulizia delle scuole: lo fanno, attraverso la commissione istruzione dell`Anci, che il 21 febbraio ha approvato un ordine del giorno attraverso cui chiede un intervento urgente del futuro premier e del nuovo Governo. La richiesta prevede “l`attivazione immediata del tavolo di confronto politico sul problema della pulizia delle scuole previsto dalla Legge di stabilità, che individui adeguate soluzioni normative ai problemi occupazionali connessi all`utilizzazione delle convenzioni Consip Spa, nonche` garanzie certe in ordine alle condizioni di igiene e sicurezza nelle scuole”. Sulla vicenda, che coinvolge 24 mila lavoratori ex L.s.u. e cooperative, impiegati nei servizi di pulizia e ausiliari di circa 4 mila scuole statali, l’Anci auspica che nell`immediato il Senato accolga l`emendamento che posticipa al 1° aprile 2014 l’entrata i vigore delle nuove convenzioni: l’obiettivo è dare modo al tavolo politico di individuare soluzioni più efficaci nel lungo periodo. Resta infatti aperto il problema dell`operativita` degli appalti Consip Spa, “che hanno previsto come base di gara l`importo corrispondente alle risorse non impiegate in ragione dell`accantonamento di personale A.t.a., sostituito con il lavoro prestato dalle cooperative o, soprattutto nel Sud, dai lavoratori L.s.u. Tale computo – spiega l`Odg – oltre a determinare una riduzione drastica delle risorse, non è  in grado di garantire standard minimi di igiene e sicurezza nelle scuole, e causa consistenti esuberi di personale”.