Ancora tante criticità sui Pas, ma qualcosa di muove

da Tecnica della Scuola

Ancora tante criticità sui Pas, ma qualcosa di muove
di Lara La Gatta
Nell’incontro di ieri tra Miur e Sindacati sono state affrontate le principali questioni riguardanti i percorsi abilitanti speciali: scuola dell’infanzia e primaria, strumento musicale e docenti tecnico-pratici. Si apre qualche spiraglio, ma la situazione è ancora caotica e indefinita
“Sui Pas ancora incertezze e inaccettabili resistenze”: così scrive la Cisl scuola a titolo del resoconto dell’incontro svoltosi ieri, 24 febbraio, al Miur, nel corso del quale sono state affrontate le questioni critiche riguardanti i Pas, con particolare riferimento alle situazioni ancora non definite. Un incontro non ancora risolutivo, che lascia ancora tanti nodi irrisolti.
Ieri, in sostanza, si è parlato delle principali criticità sull’avvio dei Pas: la mancata attivazione dei percorsi per la scuola primaria e dell’infanzia, lo strumento musicale A077 e gli ITP.
Sul primo punto domani, 26 febbraio, si terrà un incontro tra l’Amministrazione e il prof. Dominici, coordinatore delle Facoltà di Scienze della Formazione Primaria, che, visto l’elevato numero degli aspiranti,  presenterà un piano operativo per garantire l’attivazione dei corsi per primaria e infanzia anche in accordo con altri Atenei privi del corso di laurea specifico in Scienze della formazione primaria, ma in grado di poter offrire una analoga offerta formativa.
Per i docenti di laboratorio (ITP), secondo quanto riportato dalla Flc Cgil, l’Amministrazione ha confermato che i corsi di abilitazione, che non è stato possibile attivare direttamente, potranno essere organizzati, con la supervisione dell’Università, da un consorzio di scuole di secondo grado in possesso delle adeguate attrezzature e le competenze per gestirli. Nel caso di un numero limitato di aspiranti sarà anche possibile effettuare accorpamenti per aree omogenee ed eventualmente attivare corsi on-line analogamente a quanto previsto per i docenti all’estero.
In riferimento allo strumento musicale (A077), in considerazione dell’attivazione dei corsi già in numerosi Conservatori, i Sindacati hanno sollecitato l’Amministrazione a garantire parità di trattamento e a sollecitare la Direzione generale per l’AFAM a svolgere un reale ruolo di coordinamento e di indirizzo.
Altro aspetto critico riguarda i permessi per il diritto allo studio: il Miur ha assicurato che a breve una nota di chiarimento dovrebbe permettere di ampliare la platea degli aventi diritto, pur nei limiti del 3%, anche attraverso la  suddivisione tra più aspiranti delle ore di permesso.
“La situazione resta comunque ancora molto caotica – scrive la Cgil – e il Ministero non è stato ancora in grado di fornire un quadro completo dei corsi attivati e di quelli ancora non attivati nelle varie Regioni: ancora una volta, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo sollecitato la costituzione di una vera e propria cabina di regia che permetta anche agli Uffici regionali di coordinarsi e di dare risposta alle legittime aspettative degli aspiranti”.