CONTESTIAMO FONDO PULIZIE E CONFLITTO INTERESSI POLETTI

SCUOLA, M5S: CONTESTIAMO FONDO PULIZIE E CONFLITTO INTERESSI POLETTI

ROMA, 28 feb – “La decisione del Consiglio dei Ministri di prorogare fino al 31 marzo il contratto di lavoro per gli addetti alle pulizie, che sarebbe scaduto oggi è, oltre che giusta, anche necessaria, dal momento che non era pensabile mettere dall’oggi al domani in mezzo a una strada 11 mila persone. Il MoVimento 5 Stelle è però contrario al fatto che le risorse utilizzate a copertura di tale proroga, vengono prese dallo stesso comparto istruzione, sottraendole al fondo per il diritto allo studio. Questo è un segnale molto negativo, che chiarisce come sul comparto dell’istruzione questo Governo non sia assolutamente in discontinuità rispetto a quelli che l’hanno preceduto”.

Lo dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.

“Inoltre, prendiamo atto del fatto che il Ministro Giannini intende risolvere la questione degli addetti alle pulizie non più con misure tampone, ma in modo strutturale. A tal riguardo è da giugno che noi del M5S abbiamo una proposta pronta, che abbiamo già sottoposto al precedente ministro, e che nei prossimi giorni proporremo al neo ministro dell’Istruzione.

La nostra proposta di legge, che promuove l’internalizzazione dei servizi ,consentirebbe agli 11 mila lavoratori del personale ATA accantonati di tornare nell’organico di diritto. Agli operatori che hanno lavorato per anni al servizio delle ditte esterne, invece, dovrebbe essere riconosciuto il servizio in modo da essere inseriti nelle graduatorie ATA. Tutto questo è realizzabile senza l’investimento di ulteriori risorse.

Infine, il fatto che per dare una risposta strutturale al problema il ministro Giannini intenda aprire un tavolo interministeriale con il ministro del Lavoro Poletti è cosa che ci mette in guardia. Infatti, Poletti è stato per oltre un decennio presidente della Legacoop al cui interno ci sono realtà, come la Manutencoop, che, appunto, sui occupano di pulizie nelle scuole, . Il dubbio che il ministro del Lavoro, in questo caso, non possa esprimere una figura super partes, esiste. Vigileremo sull’andamento dei lavori ministeriali”.