Esiste vero dialogo tra scuola e famiglie?

da 24live.it

Esiste vero dialogo tra scuola e famiglie?

Autore: Elena Grasso.

Si è svolto senza alcun tono accademico, ieri venerdì 28 Febbraio all’Oratorio salesiano di Barcellona P.G., il convegno sulla disabilità organizzato dal Centro Studi “S. De Risio”, in collaborazione con il CTRH – centro territoriale per l’integrazione e l’ANGSA Messina – Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, sezione Mesina “Cielo Azzurro” onlus. Il problema della disabilità interessa coloro che ne sono “affetti” e probabilmente, la sala non gremita di gente stava a testimoniare proprio questo. I presenti, tuttavia, hanno assistito con interesse alla manifestazione, che si è conclusa intorno alle 19,30. Il moderatore, il Dott. Claudio Passantino, ha introdotto le relazioni prima del saluto delle Autorità, il Direttore dell’Oratorio Salesiano, don Luigi Perrelli e l’Assessore all’Istruzione del Comune di Barcellona P.G., Raffaella Campo.

Passantino ha introdotto il convegno parlando del concetto di disabilità come estraneo ad ogni genere di buonismo, di fronte ad un deficit reale che bisogna conoscere. Nella lettera inviatagli da un gruppo di genitori con figli disabili, che ha letto in sala, un velo di rammarico per la mancanza di tutela ai propri figli, messa in atto dalla istituzioni al raggiungimento della maggiore età, cioè una volta terminata la scuola.

“Ad un’ottima legislazione – era scritto – non corrisponde un altrettanto valida applicazione  (…). Per noi genitori la scuola è spesso l’unica risorsa per offrire uno svago ai nostri figli. Cosa attende loro alla fine della scuola? Niente. Pochi riescono a inserirsi nel mondo del lavoro, soprattutto nei piccoli centri. La persona disabile sparisce agli occhi del mondo e tutto viene rimandato all’unica responsabilità della famiglia, che deve assumersene il peso per il resto della vita. Si tratta di “morte civile” anticipata. Abituarsi a vedere la sofferenza senza reagire è più patologico della disabilità stessa”.

Dopo l’intervento dei relatori, il clima si è animato. Il Prof. Angelo Cavallaro, Dirigente Scolastico dell’I.C. “D’Alcontres”, è intervenuto sugli aspetti normativi e l’autonomia della scuola. Gli insegnanti che hanno parlato in seguito si sono lamentati, in particolare,  della mancanza di collaborazione interna alla scuola per fare fronte al problema della disabilità, ma da ciò che è emerso durante la conferenza, il neo riguarda sopprattutto il dialogo con i genitori. Da un lato i docenti, non si sentono compresi del lavoro svolto in aula, che risulta carente anche per la mancanza di interventi formativi da parte della scuola, dall’altra i genitori dei disabili, che vorrebbero dagli insegnanti un maggiore aiuto e sostegno.

“Sono stanco – ha affermato il Prof. Roberto Meo, raccontando la sua esperienza di docente di sostegno – Le istituzioni hanno tagliato le cattedre, non ci aiutano e, all’interno della scuola, non vedo molta collaborazione tra noi e gli insegnanti curriculari”.  E “illustre sconosciuta” ha definito la scuola il Prof. Pasquale Cassaria, Insegnante di Educazione Fisica I.C. Villa Lina – Ritiro di Messina che, riportando i suoi 26 anni di attività di insegnante,  ha dichiarato come sia estremamente difficile portare avanti dei progetti a scuola, specie in quella a rischio dove attualmente lavora. Proprio sul suo intervento si è incentrato il dibattito in programma alla fine del convegno; l’Assessore Campo, da insegnante, ha dichiarato, come molta sfiducia è risuonata dagli interventi in sala, e come lei stessa crede in un intervento di collaborazione tra le Istituzioni, la scuola e i genitori per raggiungere l’obiettivo dell’integrazione scolastica.

Forte è stato invece il discorso della Sig.ra Nina Calabrò, di A.N.G.S.A. Messina “Cielo Azzurro” – Onlus e madre di un ragazzo disabile. “Dalla scuola – ha affermato – ci si attende qualità e preparazione. Non è possibile delegare tutto il lavoro agli insegnanti di sostegno, che spesso cambiano ogni anno e non possiedono le strategie ducative adeguate agli interventi specifici di aiuto”.

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