Nomine dirigenti in Lombardia, una scelta di buon senso

Nomine dirigenti in Lombardia, una scelta di buon senso

Botta e risposta sulle nomine dei dirigenti scolastici in Lombardia, per le quali il MIUR (vedi comunicato stampa del 7 marzo) ha dato indicazioni di procedere al momento solo giuridicamente, rinviando al 1° settembre l’effettiva presa di servizio. Una decisione che fa salvi, doverosamente, i legittimi interessi dei neo dirigenti ed evita, altrettanto giustamente, una tornata di nomine ad anno scolastico inoltrato, con tutte le ricadute che ciò comporterebbe per la continuità didattica e organizzativa. Una scelta che la Cisl Scuola condivide, ma che irrita invece l’on. Centemero, responsabile scuola di Forza Italia, che se la prende con la ministra accusandola di aver ceduto alle pressioni di “un importante sindacato nazionale”. Un’accusa nemmeno tanto velata, alla quale risponde il segretario generale Cisl Scuola Francesco Scrima con la seguente dichiarazione:

Sulle nomine dei neo dirigenti in Lombardia la posizione del Miur, in questa fase dell’anno scolastico, appare di assoluto buon senso per chiunque conosca i problemi della scuola vivendoli davvero ogni giorno.
Qui non si tratta di difendere l’interesse dei precari contro quello dei neo dirigenti: è un modo molto miope, oltre che sbagliato, porre la questione in questi termini.
Per chi ha vinto un concorso va ovviamente salvaguardato il diritto a essere assunto, e questo avviene per i neo dirigenti lombardi, che vedono rinviare al nuovo anno scolastico la sola presa di servizio. La ragione è ovvia, ed è la stessa che impedisce di assumere il personale scolastico ad anno in corso, quando dare il via a una rotazione di docenti e dirigenti avrebbe ricadute negative sia sulla continuità didattica che per la continuità dell’organizzazione degli uffici. I diritti dei precari peraltro, in questo contesto, entrano in gioco con altrettanta legittimità di quelli di altri, se proprio vogliamo assumere la chiave di lettura dell’on. Centemero, la quale ovviamente si considera al di sopra delle parti quando si avventura in stravaganti accuse al ministro e al sindacato che l’avrebbe, a suo dire, pesantemente condizionata. Il potere che ci viene attribuito, in realtà è solo la ragionevolezza che porta a non separare mai la tutela degli interessi dei lavoratori da quella più generale del buon andamento della scuola e del buon servizio che deve rendere agli alunni
“.

Di seguito la dichiarazione dell’on. Centemero, peraltro anch’essa neo dirigente scolastica per effetto del concorso svoltosi in Lombardia.

Se è vera la notizia secondo cui un importante sindacato nazionale avrebbe molto pesato sulla decisione della Ministra Giannini di non immettere in ruolo i vincitori del concorso per dirigenti scolastici in Lombardia allo scopo di tutelare i supplenti precari, iscritti al sindacato stesso, suggerisco al Presidente Renzi di scegliere un’altra Ministra che abbia meno a cuore il placet sindacale. Ma forse Renzi non rappresenta quel cambiamento che, a parole, vorrebbe far credere“.