App educative per i bambini autistici, nasce il sito che aiuta le famiglie

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App educative per i bambini autistici, nasce il sito che aiuta le famiglie

Ideato in Francia dalla federazione Unapei, raccoglie circa 100 applicazioni che sono state pensate da medici e educatori. I genitori possono scaricarle gratuitamente, commentarle e consigliarle agli altri

da Redattore Sociale
13 marzo 2014

ROMA – Un sito internet – applications-autisme.com – per reperire applicazioni gratuite destinate ai bambini autistici. Questa l’iniziativa lanciata dall’Unapei, federazione francese di associazioni che rappresentano e difendono le persone con una disabilità mentale e le proprie famiglie, Auticiel e Fondation orange. Applications-Autisme.com, il cui intento è quello di aiutare le famiglie a trovare applicazioni pensate specificatamente per i bambini autistici, ne propone un centinaio pensate da personale medico o educatori. Le app sono state testate da alcuni genitori, classificate in funzione del campo d’apprendimento e delle attitudini richieste (memorizzare, ascoltare, disegnare), e possono essere scaricate gratuitamente. Ma il sito, oltre ad essere un archivio vuole anche proporsi come “piattaforma collaborativa”: i genitori possono consigliare una nuova applicazione, commentare e dare un voto a quelle già esistenti.

“Al di là del servizio fornito alle famiglie, questo progetto permette di riconoscere il genitore come un educatore competente, che può dare aiuto a suo figlio senza passare attraverso un mediatore professionale. I genitori di figli autistici sono dei genitori come gli altri. Possono trasmettere qualcosa, partecipare all’educazione e hanno il diritto di non vedere i propri bambini come oggetti di cura, ma come una persona in divenire che arriverà fin dove potrà, se la si aiuta a utilizzare le proprie capacità.” spiega Christel Prado, presidente dell’Unapei, a La Croix.
L’autismo in Francia conta attualmente 600 mila persone, di cui 180 mila bambini; l’utilizzo di app facili da utilizzare permette, secondo gli ideatori del sito, di sviluppare l’autonomia delle persone che ne sono affette, di favorire l’acquisizione di competenze e abilità e fornisce l’occasione alle famiglie di giocare e avere momenti di condivisione con il bambino. (Hélène D’Angelo)