Gaudium studentium

GAUDIUM STUDENTIUM

di Umberto Tenuta

 

Papa Francesco, un’altra Esortazione Ti chiediamo.

Ti chiedono gli studenti italiani.

 

Un’esortazione dal titolo bello:

GAUDIUM STUDENTIUM!

La gioia degli studenti,

La gioia di imparare al posto dell’odio, della pena, della sofferenza dell’imparare che oggi li affligge nei banchi biposti delle scuole, banchi allineati come nelle cattedrali medievali, con il Pontifex Maximus che dalla cattedra posta sulla padana legge le pergamene dei Vangeli ed i fedeli, seduti nei banchi a dodici posti, in silenzio, ma senza le mani conserte, ascoltavano reverenti, grati e beati.

 

Oggi gli studenti non sono né beati né gratificati.

Essi sono mortificati!

Oggi gli studenti sono costretti ad imparare, a studiare, sì a studiare, cioè sono costretti ad amare le letture, pardon, le lezioni storiche, geografiche, scientifiche, perfino musicali e poetiche, che i docenti fanno alla scolaresca che non esiste, ma non a loro che stanno inchiodati sulle sedie, attenti a non farle scricchiolare.

Lo studio, che è amore, è diventato pena, sofferenza, tormento, tortura, dolore, morte nel cuore.

Perfino odio!

 

Odio la scuola, odio la maestra, odio i libri, grida il bimbo!

Pinocchio, invece, si limitava a vendersi il sillabario.

 

Vieni in soccorso dei giovani, Tu, Papa Francesco, Tu che i piccoli prendi in braccio, accarezzi con amore paterno, baci sulle fronti aperte.

Viene in soccorso, Tu, Papa Francesco, con un Tuo appello perché in tutte le scuole, e non solo nelle scuole delle Suore, i giovani conservino l’amore di imparare, di apprendere, di esplorare il mondo, il mondo della natura, il mondo dell’arte poetica, musicale, pittorica…

Il mondo che il Tuo Dio ha creato, meraviglioso, fascinoso, grandioso, amoroso.

Sì, la bellezza educherà il mondo e farà fiorire i giovani, li farà esplodere di gioia, di amore per i multiformi saperi, competenze e virtù umane.

 

Ci vuole poco, e Tu lo sai bene, Papa Francesco, per rendere felici i giovani, anzi per non uccidere ma per conservare l’amore di esplorare, di correre per terre vicine e lontane, per viaggiare nei tempi dell’uomo delle caverne, delle capanne, delle case di frango, delle case di pietre arcate.

Papa Francesco, restituisci ai giovani l’amore di imparare, di crescere in virtute e canoscenza.

 

Chiedi Tu, Papa Francesco, alle Maestre ed ai Maestri, a Te devoti tutti, di coltivare nei giovani, in tutti i giovani, anche nei giovani figli della gente povera, l’amore della conoscenza che rende liberi gli uomini.

 

La scuola è la cattedrale, non dell’odio, ma dell’amore, dell’amore del sapere, dell’amore di tutti i saperi che appartengono all’uomo, che appartengono, per diritto di nascita, ad ogni figlio di donna!