L’evoluzione dell’insegnante di sostegno
Verso una didattica inclusiva
Erickson 2014
di Dario Ianes
Partendo dal presupposto che tutti desiderano un’integrazione scolastica migliore, Dario Ianes presenta una tesi che sicuramente farà discutere il mondo della scuola, ma capace di avviare un profondo confronto: L’evoluzione dell’insegnante di sostegno. Verso una didattica inclusiva, Erickson 2014.
Il volume punta inizialmente il dito sull’insoddisfazione attuale dei docenti di sostegno, considerati spesso insegnanti di serie B, e sulle problematiche quotidiane che devono affrontare le famiglie di alunni con disabilità.
Successivamente, propone una tesi shock per realizzare compiutamente i valori di equità e partecipazione che sono alla base dell’integrazione scolastica e che l’hanno ispirata: superare radicalmente la figura professionale «speciale» dell’insegnante di sostegno come è oggi, trasformandola profondamente.
Non eliminare l’insegnante di sostegno ma trasformarlo, valorizzando le sue competenze, la sua passione, per creare una squadra di insegnanti titolari capaci di creare una didattica ordinaria più inclusiva.
È pensabile una scuola senza più insegnanti di sostegno, come siamo abituati a considerarli oggi? Senza più aule di sostegno? Non sarà facile. Ma credo che sia possibile e che possa portare a numerosi vantaggi per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità e, in prospettiva, per una didattica realmente inclusiva.
Una tesi forte, coraggiosa, capace di sollevare obiezioni e pareri favorevoli, ma l’obiettivo più volte ricordato dallo stesso Dario ianes è realizzare un’integrazione scolastica di qualità: un dovere di tutti i docenti.
Scheda libro: http://bit.ly/Evoluzione_Insegnante_Sostegno
Dario Ianes Docente ordinario di Pedagogia e Didattica Speciale all’Università di Bolzano, Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. È co-fondatore del Centro Studi Erickson di Trento, per il quale cura alcune collane, tra cui le Guide e i Materiali. Autore di vari articoli e libri e direttore della rivista “Difficoltà di Apprendimento”.
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