Aggiornate le graduatorie e ok ai Tfa ma i sindacati lasciano il tavolo

da Corriere.it

IL DECRETO e il bando DEL MIUR

Aggiornate le graduatorie e ok ai Tfa ma i sindacati lasciano il tavolo

I nuovi elenchi coinvolgono circa mezzo milione di insegnanti per le supplenze dell’anno scolastico 2014-2015: ma rischiano di saltare se ci saranno ricorsi

di Valentina Santarpia

Supplenti in cattedra subito a settembre e via libera al II ciclo del Tfa. Ma i sindacati sono insoddisfatti, e lasciano il tavolo di confronto: «Oltre che nel metodo, sicuramente lesivo delle normali regole del confronto, abbiamo rilevato la totale indisponibilità all’ascolto delle documentate e serie proposte avanzate da tutti i sindacati nel merito dei provvedimenti- dice Mimmo Pantaleo, segretario della Cgil scuola- Di fronte a questa situazione tutte le organizzazioni sindacali presenti hanno deciso di abbandonare l’incontro riservandosi successive azioni». Nonostante questa dura presa di posizione, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha firmato il decreto per l’aggiornamento delle graduatorie di istituto utilizzate dalle oltre ottomila scuole presenti sul territorio nazionale per l’assegnazione delle supplenze, e ha dato il via libera al bando sul II ciclo dei Tfa.«La questione non è di merito, ma di forma – spiega il segretario della Cisl Francesco Scrima- Per attribuire punteggi a chi è in graduatoria, bisogna seguire la tabella dei titoli, che è a sua volta disciplinata da un regolamento, che è sottoposto all’approvazione di Camera e Senato e ha l’avallo del Consiglio di Stato: la tabella dei titoli non può essere modificata per decreto, come ha fatto il ministro. Così appena c’è il primo ricorso al Tar, le graduatorie vengono bloccate e rischiamo di non avere la lista dei supplenti per settembre».

Le liste dei supplenti

I nuovi elenchi, che coinvolgono circa mezzo milione di insegnanti, dovrebbero invece essere pronti entro l’inizio del prossimo anno scolastico per consentire ai presidi di chiamare subito i supplenti evitando così cattedre vuote e «balletti» di docenti. L’aggiornamento delle graduatorie di istituto prevede punteggi differenziati per i titoli di abilitazione conseguiti negli ultimi anni dalle nuove leve dell’insegnamento attraverso percorsi di laurea specifici e tirocini di formazione particolarmente selettivi. Per valorizzare i diversi percorsi abilitanti, sia rispetto alla loro durata che alla selettività nell’accesso, vengono attribuiti specifici punteggi ai docenti. Ad esempio i laureati di Scienze della formazione primaria avranno fra i 48 e i 60 punti sulla base della durata del percorso di laurea (vecchio e nuovo ordinamento) e 12 punti legati alla selettività dell’accesso al percorso. Gli abilitati all’insegnamento nella scuola secondaria attraverso i Tfa, i Tirocini formativi attivi, avranno 12 punti sulla base della durata del percorso e 30 sulla base della selettività dell’accesso al percorso di abilitazione.

Inseriti anche i diplomati magistrali

Con l’aggiornamento di quest’anno delle graduatorie di istituto vengono anche inseriti in II fascia, fra gli abilitati, 55.000 diplomati magistrali a cui fino ad oggi non era stato dato questo riconoscimento. Il Miur dà seguito così ad una recente sentenza del Consiglio di Stato. Le graduatorie di istituto continueranno ad essere aggiornate ogni tre anni per tutti gli iscritti. Nel frattempo, però, il decreto firmato dal ministro prevede che ogni anno si aprano due «finestre», una a giugno e l’altra a dicembre, per l’inserimento in II fascia (quella riservata a chi è abilitato) di chi ha acquisito nel frattempo l’abilitazione attraverso i Tfa, i Percorsi abilitanti speciali (Pas) riservati a chi aveva già alcuni anni di servizio alle spalle, i corsi di laurea in Scienze della formazione primaria. In attesa di una delle due finestre i nuovi abilitati restano in III fascia ma con un distinguo: a seguito dell’abilitazione viene loro riservata la precedenza assoluta nell’attribuzione delle supplenze.

Domande entro il 10 giugno per i Tfa

Andranno inviate entro il prossimo 10 giugno le domande per partecipare alla preselezione per l’accesso al II ciclo del Tfa, il Tirocinio formativo attivo che serve per abilitarsi all’insegnamento nella scuola secondaria. Il bando firmato dalla Giannini prevede 22.450 posti e apre le porte dell’insegnamento e dei concorsi a cattedra ad altrettanti laureati. Altri 6.630 posti saranno riservati a docenti già abilitati che vogliono specializzarsi sul sostegno. Il test preliminare per l’ingresso nei Tfa sarà identico su tutto il territorio nazionale per ciascuna classe di abilitazione, la prova si svolgerà a luglio. I corsi partiranno a novembre e saranno tenuti dalle Università già accreditate dall’Anvur, l’Agenzia di valutazione del sistema universitario, per il I ciclo Tfa. Nessun posto bandito andrà perso: la copertura sarà garantita anche con l’eventuale mobilità di coloro che supereranno le prove di selezione (test preliminare, scritto e orale) fino ad esaurimento delle disponibilità. Il bando per il II ciclo del Tfa sarà pubblicato venerdì 9 maggio sul sito del Ministero dell’Istruzione (www.istruzione.it). Le domande andranno presentate per via telematica entro il prossimo 10 giugno presso l’Ufficio scolastico regionale di riferimento. Si può partecipare alla preselezione per più classi di abilitazione.

Le prove di selezione per i Tfa

La prova di accesso si compone di tre step: un test preliminare, una prova scritta, una prova orale. La prova preselettiva, che verifica le conoscenze disciplinari relative alla materia che si vuole insegnare, si svolgerà entro il mese di luglio. Servono almeno 21 punti su 30 per passare allo scritto che si svolgerà nel mese di ottobre. Anche qui sono necessari almeno 21 punti su 30 per passare all’orale che viene superato con un voto minimo di 15 su 20. I corsi saranno attivati nel mese di novembre. Quest’anno saranno ammessi in soprannumero ai Tfa, senza dover fare alcuna prova, sia i cosiddetti ‘congelati’ Ssis (aspiranti docenti che si erano iscritti ai vecchi corsi abilitanti poi sospesi prima che potessero conseguire l’abilitazione), sia tutti coloro che hanno superato nel 2013 la procedura selettiva per entrare nei Tfa ma sono rimasti fuori, benché idonei, perché non c’erano posti a sufficienza negli atenei dove hanno sostenuto la selezione. Saranno iscritti in soprannumero anche coloro che nel 2013 hanno superato la selezione per l’ingresso in più corsi abilitanti e ne hanno potuto scegliere solo uno.