da tecnicadellascuola.it
Maturità, ora la caccia al commissario passa per i social network
Alessandro Giuliani
Skuola.net: una volta ottenuto il nome dei commissari esterni, smartphone in mano i maturandi si rivolgeranno ai motori di ricerca per trovare volti e informazioni; la pagina web della scuola del prof sarà la prima a essere visitata, e se il commissario ha anche un profilo su Facebook o Twitter, sicuramente il gioco sarà più semplice. Solo se l’esito è negativo si passa ai metodi tradizionali.
“Una volta ottenuto il nome dei commissari esterni – spiega il portale – smartphone in mano i maturandi si rivolgeranno ai motori di ricerca per trovare volti e informazioni: la pagina web della scuola del prof sarà la prima a essere visitata, e se il commissario ha anche un profilo su Facebook o Twitter, sicuramente il gioco sarà più semplice. Se i social non bastassero – suggerisce Skuola.net – e si volesse avere la possibilità di incontrare il commissario o di parlare con i suoi alunni, si può andare in incognito nella sua scuola: di solito, spiegano gli informatissimi autori del portale, il Miur sceglie docenti di scuole vicine, cosa che facilita la ‘caccia’ al commissario”.
Ma c’è anche un altro sistema, decisamente più tradizionale, per arrivare ad avere informazioni sui commissari: chiedere ai propri docenti. Non è raro, infatti, che i prof dei due istituti scolastici interessati si conoscano e abbiano magari lavorato insieme in commissione d’esame negli anni precedenti. Se anche questo sistema non porta a nulla, allora non rimane che attendere la pubblicazione dei nominativi ufficiali. E nel frattempo studiare.