Verso nuovo per una scuola nuova

VERSO NUOVO PER UNA SCUOLA NUOVA

di Umberto Tenuta

CANTO 141 Domani si torna al lavoro, al lavoro per una scuola nuova, la scuola che garantisca il successo formativo a tutti i suoi studenti, nessuno escluso.

 

Penso che sia questo l’Appunto sullo smartphone della Ministra Stefania Giannini.

Non c’è tempo da perdere con INVALSI e con Graduatorie di serie A, B, C, D.

Quelli che operano nella scuola del diritto al successo formativo debbono essere tutti di Serie A.

Per gli altri non c’è posto.

La scuola italiana è la scuola dell’uguaglianza delle opportunità formative.

Il che significa una scuola che cambia verso.

Da scuola che fa le parti eguali tra diseguali si fa scuola della Personalizzazione educativa.

Unicuique suum!

A ciascuno studente secondo le sue caratteristiche personali, quali che esse siano, secondo le sue esigenze formative, tutte mirate al suo successo formativo.

Assieme alle auto ministeriali si vendono tutte le cattedre, con o senza pedane, tutti i banchi biposti, tutti i registri con le programmazioni delle lezioni collettive, tutte le guide didattiche con o senza scansione settimanali, mensili, bimestrali, trimestrali, annuali.

La Scuola italiana ora cambia Verso.

Sì, cambia verso.

Una svolta di 180 gradi!

Cambiano verso gli OBIETTIVI FORMATIVI.

Non più le voci delle enciclopedie grammaticali, storiche, geografiche, scientifiche, musicali, artistiche, motorie…

Nella Scuola nuova ora si perseguono obiettivi formativi.

Al primo posto sono gli Atteggiamenti che gli studenti debbono maturare nei confronti del loro saper essere, saper fare, sapere.

Al secondo posto sono le Competenze che essi debbono acquisire; le loro capacità di leggere e comprendere, di scrivere e descrivere, di poetare e musicare, di saltare e danzare, di dipingere e guardare un quadro…

Al terzo posto sono i Saperi, le strutture delle discipline, i quadri concettuali fondanti.

Cambiano verso anche le METODOLOGIE DIDATTICHE.

Niente più orazioni, lezioni, esposizioni, dimostrazioni, presentazioni…

Tutto fiato sprecato dei poveri docenti!

Nella Scuola italiana lavorano gli studenti, essi che sono giovani e baldi e fieri. Mica i docenti con tutti gli anni che si portano addosso!

La scuola è un Vivaio di relazioni umane, relazioni, mica competizioni!

Gli studenti guardano, osservano, videoregistrano il mondo che li circonda, coi suoi cieli azzurri, i suoi monti svettanti, le sue colline in fiore, le sue pianure erbose, i suoi torrenti impetuosi, i suoi mari distesi.

Gli studenti fotografano le vestigia storiche delle loro contrade.

Gli studenti ascoltano e leggono le fiabe incantate, i racconti meravigliosi, i libri affascinanti di chi li ha scritti per gli adulti e di chi li ha scritti per loro.

Gli studenti non imparano a memoria e non traducono in prosa le poesie, ma le godono e le scrivono.

Gli studenti non imparano le filastrocche dei numeri, le definizioni dei poligoni, le formule dei perimetri… ma le costruiscono.

Insomma, gli studenti non ascoltano lezioni, ma scoprono, inventano, costruiscono concetti, regole, teoremi…

Lavorano in gruppi, cooperano e non competono, si aiutano e non si sfidano…

La Scuola Nuova non ha più aule chiuse, ma laboratori attrezzati, laboratori disciplinari ed interdisciplinari.

I materiali sono concreti, comuni e strutturati; sono digitali; sono iconici ed anche simboli.

Assieme alla carta di cellulosa vi è anche quella digitale dei Tablet e dei Phablet.

Ed infine, la Scuola Nuova non ha più i Registri dei voti, degli scrutini e degli esami.

Ogni studente ha il suo Fascicolo personale con le anamnesi, le prognosi, le diagnosi.

Non ci sono i Tabelloni degli scrutini e degli esami.

Ma soprattutto non ci sono le medaglie della vergogna!

La Scuola Nuova è la scuola dei fratelli, non dei nemici da combattere!

Sulla sua porta ci sta scritto

ACCADEMIA DELLA FILOSOFIA

Ed in caratteri più piccoli

QUI REGNA AMORE

In sintesi:

ACCADEMIA DELLA FILOSOFIA

QUI REGNA AMORE