Emergenza Educazione!!!

Emergenza Educazione!!!

di Maurizio Tiriticco

Ormai sono di ogni giorno le notizie relative al malaffare dei nostri quadri dirigenti, in tutti i contesti, dalle Regioni alle Province e ai Comuni e in tutte le situazioni relative alle grandi opere (del malaffare???), fin dall’autostrada Salerno Reggio Calabria, un cantiere infinito, attivo fin dal 1960… 54 anniii!!! Di lavori? NOOO!!! Di imbrogli e di mazzette: E poi c’è l’affare Expo 2015 e OGGI il Mose di Venezia. Per non dire poi delle mazzette di piccolo taglio: il vigile urbano che corrompe e che è corrotto; il funzionario comunale che chiude gli occhi e intasca anche lui! Insomma, dai milioni di euro alle banconote da 50! Ormai l’intero Paese è una mazzetta! La Patria delle Mazzette! E i poveracci debbono ringraziare un governo che riesce a dar loro 80 euro mensili – tra tanti ipercritici che arricciano il naso – le briciole strappate alle mani dei ladroni! E sono tutti nomi altisonanti, con responsabilità civili di primo livello! Fior di ministri! Di presidenti di regioni! Dalle Alpi al Lilibeo la mazzetta regna sovrana!
E non solo! Restituiamo milioni di euro – quando non ce li intaschiamo fraudolentemente – all’Unione europea perché non siamo capaci di compilare la documentazione per ottenerli. Ma, quando li sappiamo chiedere e ottenere, facciamo carte false per coprire in quali modi ce li siamo intascati! Aziende che prima si aprono e, ad euro ottenuti, si chiudono!!! E capannoni e capannoni che per chilometri e chilometri fiancheggiano strade e superstrade!
E mettici anche lo sperpero del pubblico danaro: ospedali, carceri, scuole anche, complessi sportivi… costruzioni che si sono avviate e che non giungono mai a termine! “Striscia la notizia” ce ne dà una documentazione ogni sera!!! Qui insorgono anche l’incapacità degli amministratori, nonché il groviglio delle leggi: nessuno sa bene che cosa fare… Insomma: che sta succedendo nel nostro Bel Paese? Purtroppo, o siamo lestofanti o siamo ignoranti.
E ancora! Ma è possibile che, quando in Parlamento si propone una legge, gli emendamenti siano sempre centinaia? Viene da pensare che o non sa scrivere chi la propone o non sa scrivere chi la emenda! O forse la vince il piacere del chiacchiericcio all’infinito – pardon, del dibattito in aula! Forse il dibattito in sé è più importante della volontà di giungere a un risultato! L’emendamento mio è più bello del tuo! Perché poi ci sono tutti gli strascichi in tutti i talk show della sera… le belle statuine che giocano a rimpiattino… No! Non si cerca il Vero, si cerca il Particulare! E, quando si interviene in aula, un “concetto” – diciamo così – che si può esprimere in qualche minuto, lo si “recita” in mezz’ora, se non di più! Tot onorevoli, tot Ciceroni! In un mondo in cui la velocità è sovrana, le parole al vento si sovrappongono a un confronto vero! E, se li vai a leggere uno per uno, gli emendamenti e gli interventi contro o a favore – ammesso che un onorevole serio ci riesca – che cosa esce fuori? L’emendamento quasi mai è di sostanza! A volte riguarda l’aggettivo, a volte la virgola… insomma, è la giostra degli emendamenti! Tanto per ritardare l’approvazione della legge. Tutti bravi, tutti sapienti, tutti scrittori, tutti oratori! E poi vengono le Iene a darci conto del livello di ignoranza dei nostri Rappresentanti, con tanto di Erre Maiuscola! I risultati sono sotto gli occhi di tutti: l’estrema lentezza del percorso di una norma! Ma perché li votiamo? Si chiederà qualcuno! Forse chi li vota non è migliore di loro! Insomma una democrazia al ribasso! Vox Populi vox Dei? Caro Isaia! Forse ai tuoi tempi era così! Oggi ho i miei dubbi.
E alla fine, quando le leggi son, chi pon mano ad esse? Si pensi poi ai nostri processi, tre gradi di giudizio, anni e anni per giungere alla soluzione! E ai nostri marò che in India, dopo due anni, ancora non sanno nulla del loro destino! Forse l’Ignoranza giuridica nostrana si somma con l’Ignoranza indiana? E si tratta di norme anche internazionali! Hanno voglia ad aspettare i nostri marò!
Emergenza morale, eguale emergenza educativa! Mah! Che fine ha fatta la nuova disciplina Cittadinanza e Costituzione? E’ morta e seppellita come abbiamo ammazzato e seppellito l’Educazione civica di una volta! E come siamo amministrati da questo novello Miur? Indubbiamente male!
Perché incorre in troppe DIMENTICANZE! E tutte colpevoli! Ne elenco alcune!
Perché si dimentica di varare nei tempi utili l’ordinanza che regola gli esami di Stato! E ai consigli di classe non è stato ricordato che entro il 15 maggio avrebbero dovuto predisporre il documento per le commissioni di esame! Perché l’ordinanza è del 19 maggio. Ma le scuole non hanno atteso! Sono migliori di chi le dirige!
Perché si dimentica di comunicare alle scuole che le competenze di fine scuola media e che quelle di fine obbligo di istruzione sono importanti perché corrispondono rispettivamente al livello uno e al livello due dell’EQF (European Qualifications Framework), uno strumento che oggi consente ai titoli di studio di circolare agevolmente nei 28 Paesi membri dell’Unione europea e che insegnanti, alunni e famiglie non possono fare a meno di conoscere!
Perché insiste nel sottolineare l’importanza che avrebbe l’esame di scuola media, quando, ormai, dopo l’innalzamento dell’obbligo di istruzione, la prima certificazione utile per il proseguimento degli studi, per l’apprendimento permanente e per l’accesso all’apprendistato è quella di fine obbligo.
Perché si dimentica di sollecitare: a) che le competenze di fine obbligo vanno puntualmente certificate e che gli istituti secondari non possono non considerarle come obiettivi da perseguire fin dalle progettazioni del primo anno; b) che le discipline di cui ai quattro assi culturali devono essere insegnate e apprese assicurando la loro equivalenza formativa, come recita il dm 139/07 all’articolo 2. Il che permetterebbe di superare nel tempo quella annosa tripartizione che pone ancora oggi i licei ai primi posti degli studi e gli istituti professionali agli ultimi.
Perché si dimentica di comunicare alle scuole che le competenze relative alla fine del primo biennio e del secondo biennio degli istituti professionali e tecnici, di cui alle Linee guida varate con i dpr 87 e 88 del 2010, e ai relativi allegati (le competenze del primo biennio sono state pubblicate nel 2010; le competenze del secondo biennio e del quinto anno nel 2012) non possono essere certificate, in quanto il medesimo Miur, a tutt’oggi, non ha fornito alcuna indicazione circa le modalità certificative e i relativi modelli di certificazione.
Perché voglio sperare che il Miur non dimentichi che con la tornata del 2015, giunto al termine il processo di riordino avviato nel 2010, l’esame di Stato dovrà “veramente” certificare competenze. Ma le indicazioni relative al NUOVO esame di Stato dovranno essere date ad apertura dell’anno scolastico, al prossimo settembre 2014, non alla fine, magari nel maggio del 2015! E proprio il 24, a cent’anni dal nostro ingresso nella prima guerra mondiale!
Speriamo bene! Speriamo bene? Mah!