Inclusione scolastica: burocrazia infinita

I N C L U S I O N E    S C O L A S T I C A

B U R O C R A Z I A   I N F I N I T A

 

Il presidente Matteo Renzi in suo famoso intervento aveva annunciato “lotta violenta alla burocrazia”; non si conoscono gli esiti di questa lotta ma certamente, dalle parti dell’USR del Lazio, la lotta violenta la sta vincendo la burocrazia.

Immaginate che la preoccupazione principale dell‘USR sia la qualità dell’inclusione scolastica ?

Non esattamente; guardate cosa viene richiesto in una circolare ai DS, per motivare le richieste di posti di sostegno in deroga rispetto al rapporto standard 1:2 :

 

“….si chiede alle SS.LL., qualora intendono presentare richiesta di posti in deroga una dettagliata ed esaustiva relazione, corredata dai verbali del GLHI e del GLHO, dal PEI, dalla Diagnosi Funzionale, dalla Certificazione per l’integrazione scolastica e dalla Certificazione – in corso di validità – rilasciata dalla Commissione medico-legale della ASL integrata dall’INPS, attestante lo stato di gravità, con esplicito riferimento all’art.3, comma 3 della L.104/1992. Le certificazioni saranno consegnate in copia conforme all’originale, sottoscritta dal Dirigente scolastico…”.

 

Al di là di alcune imprecisioni (il GLHI è stato sostituito dal GLI; il PAI è deliberato dal collegio dei docenti e non dal GLI) quello che appare a molti – senza essere dichiarato – è:

a) creare, attraverso una richiesta spropositata di documenti, quanti più ostacoli possibili al diritto al

posto in deroga; un comportamento, oltre che controtendenziale rispetto alla semplificazione da

tutti invocata, che ricorda quella particolare forma di sciopero denominato “sciopero in bianco”,

quando cioè si vuole bloccare un servizio attraverso l’applicazione maniacale dei regolamenti (in

effetti molti traggono l’impressione che l’USR si sia messo a fare lo sciopero in bianco contro le

scuole del Lazio e le famiglie degli alunni disabili in condizione di gravità);

b) una dichiarazione di sfiducia preventiva nei confronti dei dirigenti scolastici, dei GLI, dei collegi

dei docenti etc.

 

 

Il presidente provinciale

Giuseppe Guastini