Operatori scolastici

OPERATORI SCOLASTICI TUTTI MERITEVOLI DI RETRIBUZIONI ADEGUATE di Umberto Tenuta

CANTO 166 TUTTI MERITEVOLI di retribuzioni adeguate GLI OPERATORI SCOLASTICI.

 

Afferma Renzi che dalla crisi si esce solo con un gigantesco investimento educativo.

Verità più grande non poteva dire!

Gli abbiamo creduto ed ancora gli crediamo.

Ma solo fino a quando la Ministra Giannini presenterà il suo Piano per la scuola.

Allora vedremo se la scuola cambierà verso!

È noto e risaputo che cambiare verso alla scuola significa renderla efficace ed efficiente.

REPETITA JUVANT!

Efficace significa progettare e realizzare <<interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento>>.

Nient’altro, On. Ministra Giannini!

Nient’altro i Suoi Esperti si debbono inventare.

È già sancito.

Per realizzare questo obiettivo sono necessari operatori scolastici motivati e competenti.

Tutti, non solo i “capaci e meritevoli”.

Mica si lasciano negli ospedali i medici incompetenti!

Capaci e meritevoli tutti e ben retribuiti!

I motivi?

Se il successo formativo occorre garantirlo a tutti, tutti gli operatori scolastici, dirigenti scolastici e docenti in primis, debbono essere capaci e meritevoli, motivati e competenti.

Solo chi non lo è si esclude.

Un cardiochirurgo incompetente non resta in ospedale ad aprirmi il cuore!

Un docente incompetente non resta nella scuola, lasciando che i suoi giovani studenti non diventino uomini.

Nessun giovane può essere lasciato vivere allo stato animale!

Anche perchè le bestie costano alla società tutta.

La politica dei capaci e meritevoli va bene in una società classista, elitaria, meritocratica, non in una società democratica.

Peraltro, è una politica fallimentare, come già il Concorsone berlingueriano ha dimostrato.

Rifiutato, e giustamente, dai docenti.
Possibile che gli Esperti della Ministra Giannini non abbiano memoria storica?

Historia docet!

Insegnerà anche alla Ministra Giannini.

Ed al Parlamento presenterà un Decreto Legge che riporta a livelli europei la retribuzione dei docenti italiani, a tutti i docenti, tutti capaci e meritevoli quelli che restano nella scuola.

Chi capace e meritevole non vuole essere se ne va.

D’altra parte è estremamente difficile individuare chi è capace e meritevole.

Più agevole è individuare chi non lo è, chi si esclude, chi rinuncia a garantire il successo formativo a tutti i giovani.

Il previsto fondo per i capaci e meritevoli va spalmato sulla retribuzione di tutti i docenti che sono capaci di garantire il successo formativo a tutti i giovani che frequentano le nostre scuole, motivando gli svogliati, aiutando tutti i giovani ad essere studenti, innamorati della propria crescita umana, desiderosi di farsi uomini, come è ogni figlio di donna al momento del suo transito dal grembo materno al grembo educativo.

Operare negli ospedali è una scelta, non un ripiego.

Operare nella scuola è una scelta consapevole e responsabile, fondata sulla consapevolezza di essere responsabili del destino umano, sociale, civico, democratico delle nuove generazioni.

Sì, ha ragione Renzi!

Occorre un gigantesco investimento educativo.

Non so se e da quando non c’è stato.

Le leggi sono state fatte, e bene.

Gli investimenti no!

Su questa rivista lo stiamo predicando da tempo.

Schola renovanda est!

Occorrono edifici nuovi.

Occorrono tecnologie efficaci, vecchie e nuove.

Ma occorrono soprattutto metodi nuovi!

La lezione è finita!

L’insegnante non c’è più, la lavagna di ardesia non c’è più, quella digitale serve poco.

Occorrono aule laboratoriali, adeguatamente attrezzate per le attività di ricerca, riscoperta, invenzione, costruzione del sapere, del saper fare e del saper essere.

Occorre che nelle scuole si parli la lingua del Team Teaching, del Mastery learning, del Cooperative learning.

Ma soprattutto occorre Amore.

Amore di scuola, studium, filosofia!

L’abbiamo già detto.

Sui portoni delle scuole scriviamo:

QUI REGNA AMORE!

Docenti e studenti innamorati.

Un gigantesco investimento.

Se non questo, quale?

Renzi, se non ora, quando?

Se non TU, CHI?

 

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