Supplenze, la situazione ambigua dei vincitori di concorso

da tuttoscuola.com

Supplenze, la situazione ambigua dei vincitori di concorso

Nell’articolo Graduatorie: le acrobazie numerologiche del Miur, abbiamo riepilogato la situazione, diversificata per fasce e per percorso di provenienza, delle graduatorie utili per le assegnazioni delle supplenze, rendendo conto della novità, rappresentata dal decreto ministeriale n. 375 del 6 giugno 2014, che permette l’inserimento con riserva in seconda fascia da parte di coloro che prevedono di abilitarsi entro il 31 luglio 2014 attraverso i Pas (Percorsi Abilitanti Speciali).

In una situazione di ambiguità, relativamente alle supplenze, resta tuttavia la categoria dei vincitori e idonei del concorso a cattedre 2012, la stragrande maggioranza dei quali sono ancora in attesa di inserimento in ruolo.

L’ambiguità deriva dal fatto che uno dei requisiti per l’iscrizione in II fascia è dato dall’abilitazione o idoneità all’insegnamento anche attraverso procedura concorsuale. I vincitori e gli idonei dell’ultimo concorso sono certamente idonei, ma (specificità solo del presente concorso) saranno abilitati solo al momento della loro assunzione.

Aldilà di qualsiasi considerazione giuridica favorevole all’una o all’altra tesi (risulta addirittura che Uffici Scolastici Regionali diversi diano risposte non univoche tra loro), che già comincia ad animare la consueta pratica dei ricorsi sistematici da parte di alcune organizzazioni di categoria, rileva che appare contrario al comune buon senso che i sicuri insegnanti in ruolo di domani siano penalizzati rispetto al conferimento delle supplenze rispetto ad altre categorie che non si sa se diventeranno mai di ruolo e che in più di qualche caso non hanno seguito alcun iter selettivo.

Stupisce insomma che l’amministrazione che ha indetto un concorso, attraverso cui si riappropriava della facoltà di selezionare la futura classe docente dopo 13 anni di assenza di selezioni, tra l’altro spendendo cospicui risorse e personale per raggiungere questo obiettivo, sia la prima a non riconoscere l’esito di questa selezione, se non per qualche finalità sì e qualche altra no.