Il gioco dell’apprendere

IL GIOCO DELL’APPRENDERE di Umberto Tenuta

CANTO 171 Apprendere come in un gioco.

 

Forse già prima di Platone, in Grecia ed in qualche altro paese del mondo, si era teorizzato che l’apprendimento dei giovani dovesse avere le modalità del gioco: apprendere giocando, giocare per apprendere, apprendere come in un gioco.

Saggezza umana, forse.

Ma, ancor prima, saggezza di Madre Natura!

La Natura è saggia.

La Natura sa quello che vuole.

E quello che vuole se lo garantisce con i mezzi migliori.

Tre sono i suoi regni.

Il regno Minerale, il regno Vegetale, il regno Animale.

Il regno Minerale ha le sue leggi: leggi di vita, di trasformazione e di morte. Le pietre si formano, si trasformano e muoiono.

Il regno Vegetale è il regno in cui inizia la vita: nascere, crescere, morire!

Anche il regno Animale segue lo stesso itinerario: nascere, crescere, morire.

Al regno Animale appartiene l’uomo.

L’Uomo, un animale che per meglio sopravvivere abitava sugli alberi!

Stanco di stare sugli alberi, un giorno di sole decise di scendere dall’albero.

Si incamminò per monti, per terre e per mari.

Popolò la Terra.

Da figlio della Terra ne diventò signore.

Re dell’Universo!

Ma, in fondo, obbedisce alle leggi di sua madre Natura.

Il seme della rapa caduto nell’umida terra germoglia alla vita e si erge verso il sole che lo alimenta, lo fa verdeggiare e maturare nei fiori gialli, perché nuovo seme nasca a continuare la vita.

L’avete vista, voi, la pianticella nata dal seme di rapa sbucare dal masso ed ergersi verso il sole che la fa crescere, fiorire e partorire i semi dai suoi ovari?

Legge della vita vegetale ed animale.

Nasce il bimbo ed apre la bocca per succhiare il latte materno.

Apre gli occhi per conoscere il mondo.

Agita le manine per divenire abile nel lavorare l’argilla e dipingere le tele di Leonardo.

Corre il bimbo per prati e colline ad inseguir farfalle.

È un gioco la sua esplorazione del mondo!

Quando arriva a scuola sa di botanica e di zoologia, di storie di rondini che tornano a primavera, di punti interrogativi per domandare alla mamma, di soli che sorgono ad oriente e tramontano ad occidente, di stelle che luccicano nel cielo mentre la falce di luna percorre la volta celeste.

Attratto da queste meraviglie, non risponde ai richiami della mamma.

Sono cose molto importanti da conoscere, perché possa distrarsi a mangiare la zuppa che la mamma gli ha preparato.

È troppo attratto perché possa distrarsi!

Certo, quando all’ingresso della scuola la maestra gli fa una carezza, egli pensa che finalmente potrà abbandonarsi all’esplorazione del mondo minerale, vegetale, animale, umano anche.

Ma la maestra subito chiude la porta dell’aula.

Il mondo resta fuori.

Nell’aula ci sono le carte.

Le carte geografiche!

Le cartine storiche.

Gli atlanti botanici.

Le mappe concettuali.

Le coniugazioni dei verbi irregolari.

….

Ora anche sulla LIM.

Oddio che progresso il digitale nella scuola!

Amici, e non della ventura, qui siamo capitati male.

Speriamo che finisca presto!

Durante le vacanze riprenderemo i nostri giochi e il mondo continueremo a conoscere per crescere e diventare alti, alti come i pioppi che svettavano nel cielo azzurro, sopra la mia testa, al mio sguardo bambino.

Quante nuove conoscenze faremo rincorrendo le farfalle nei prati di erba medica, scavando il greto del torrente per far zampillare l’acqua fresca da bere, salendo in alto sulla collina per osservare i Monti della Valle del Crati, dal Pollino al monte Cocuzzo!

Sarà una gioia, una gioia perfetta.

Altro che la Geografia del mio Sussidiario!