Maturità: prima del via, gruppi di studio su Facebook e Whatsapp

da La Stampa

Maturità: prima del via, gruppi di studio su Facebook e Whatsapp

Scambio di appunti e tesine, l’aiuto di Skype con vere e proprie call conference
ROMA

La Maturità ai tempi dei social network viaggia rigorosamente online tra chat e cinguettii. Mancano ormai pochissimi giorni al via e Skuola.net , in un sondaggio su 2200 maturandi, ha scoperto che il ripasso in gruppo è rigorosamente social per un ragazzo su tre mentre 7 maturandi su 10 studiano e si esercitano utilizzando la tecnologia, dal pc a smartphone e tablet.

 

Nella generazione social il gruppo di studio è quello su Facebook o piuttosto su Whatsapp: ci si scambia appunti e tesine, dubbi e quesiti. E se il messaggino non dovesse bastare arriva l’aiuto di Skype che, con vere e proprie call conference, mette tutti uno di fronte all’altro. E poi a seguire anche i documenti condivisi online dove tutti possono correggere e integrare. Un lavoro da team perfetto. Secondo il sondaggio, anche se un ragazzo su 3 utilizza abitualmente queste risorse non mancano i più tradizionali gruppi di studio a casa che spesso però finiscono in giochi e risate.

 

UNA DOMANDA AL VOLO? – Se all’improvviso dovesse sorgere un dubbio, una curiosità, un dilemma sul programma di studio, che fare? Per 3 maturandi su 5 la risorsa è sempre nello smartphone da cui accedere a whatsapp e in un click chiedere e avere tutte le risposte necessarie. Solo un piccolo 5% dichiara di andare direttamente a casa dell’amico a chiedere informazioni mentre il 27% alza il telefono e lo chiama.

 

ANCHE IL PROF È SOCIAL – Cambiano i tempi e cambiano anche i prof. Se prima per fare una domanda all’insegnante era necessario alzare la mano, oggi basta un messaggino: affidato a Facebook o alla posta elettronica. Il contatto social con il prof è lo strumento utilizzato da un ragazzo su tre. Il 13% racconta invece di aver ricevuto il numero di telefono del docente e di poterlo chiamare per eventuali approfondimenti.

 

REPETITA IUVANT – Il ripasso è fondamentale e in questi giorni è la vera grande attività di mezzo milione di maturandi. Come avviene? Al bando i libri, la didattica si serve dell’hi tech: 7 ragazzi su 10 dichiarano di consultare pc, tablet e smartphone per studiare.

 

RICERCA DATI – La generazione social non ci pensa neppure a mettere mano alla vecchia e polverosa enciclopedia di famiglia. Qualunque dubbio infatti viene presto risolto con una velocissima ricerca online. Chi meglio di google può rispondere alle domande più disparate? 9 ragazzi su 10 affidano tutte le loro speranze in un click al noto motore di ricerca.

(Ansa)