Grammatica prima o lingua prima

190 GRAMMATICA PRIMA O LINGUA PRIMA DOMANDA BANALE MA NON TROPPO di Umberto Tenuta

CANTO 190Prima i nomi o Prima le cose − Prima lo battezzi e Poi nasce − Prima la chiave e Poi la porta − Prima le regole e Poi il gioco

Tutti fan così. Anche a Scuola!

 

Adamo innocente ed Eva sciagurata −povere donne, la colpa è sempre loro!− furono condannati ad apporre i cartellini dei nomi a tutto il ben di Dio del Paradiso perduto che stava lì nel suo splendore di forme e di colori, di terre e di mari, di erbe e di animali, di cieli e di stelle!

La lezione impartita dal Buon Dio sembra che non sia stata accolta nelle scuole.

Nelle scuole si impara prima la Grammatica e poi la Lingua.

E meno male che i bambini la Lingua Numero UNO l’anno appresa dalle mamme senza la Grammatica.

Ma, già nella Scuola Primaria, i bambini studiano la Grammatica della Lingua catalana e della Lingua tibetana, della lingua Inglese e della Lingua portoghese, della lingua Latina e della lingua Ladina…

Ma il busillis non è la lingua, ma se viene prima l’uovo o la gallina.

Ora me spiego, direbbe Trilussa.

Perché studiare la Grammatica latina?

Stupida domanda, mi apostrofa sempre il Professore di Latino!

Non solo la Lingua italiana è figlia legittima della Lingua latina, ma la cultura italiana ha le sue radici, profonde radici fascicolate, nella cultura latina.

Ed ora che ci siamo, ti dico che noi siamo figli legittimi della cultura classica greco-latina, seppure con qualche tradimento francosassone, longobardo e financo arabospagnolo.

Ecco, la grammatica di queste lingue noi dobbiamo studiare per poi arricchirci ai loro forzieri culturali.

Logico, no?

Ma scusi, Professoressa, Adamo ed Eva avevano già gli animali e le piante, le erbe e le pietre, e tutto il Ben di Dio davanti a sé.

Poi, solo poi, dopo incollarono le etichette coi nomi.

E io a lui: “I’mi son un che, quando

Amor mi spira, noto, e a quel modo

ch’e’ ditta dentro vo significando.”

Che ditta dentro al fanciullino che il condizionale ed il congiuntivi va imparando della lingua ladina e della lingua latina, della lingua ceca e della lingua greca?

Ma quale logica volete voi nella scuola?

Nella scuola si fa solo analisi logica.

Quando la grammatica si sarà appresa, vedremo se c’è tempo per tradurre in italiano qualche passo strano del De Bello Gallico!

A voler diritto lo vero, a me, ragazzino impertinente appena undicenne, di galli io conoscevo solo quelli a cui mozzava la testa la mammina mia.

E non era certo uno spettacolo bello, tant’è che io fuggivo via.

Insomma, mi sai dire tu, Angelo di Professoressa di Liceo classico, perché non interessi prima gli studenti tuoi alla cultura classica, attraverso le storie di Erodoto che giovinetto pur di straforo mi appassionavano?

E tu non sai, dottoressa che pur sei, quanto mi appassionava la saffica Ode alla gelosia:

Mi sembra che sia simile ad un dio

quell’uomo che ti sta seduto a fronte

e che ti ascolta tanto da vicino,

voce soave,

riso d’amore dolce sorridente;

e questo mi sconvolge il cuore in petto:

non appena ti guardo, sull’istante

manca la voce,

la lingua mi si spezza; per le membra

fuoco sottile corre all’improvviso,

nulla più vedo e sento nelle orecchie

rombare il sangue;

freddo sudore tutta mi pervade,

un tremito mi prende e più dell’erba

divento verde; e sento in me che sono

già quasi morta;

ma tutto è tollerabile…

 

E che dire del mio primo furtivo incontro con le odi anacreontiche?

Saggia natura e provvida

     Le corna al toro diè,

     E d’unghie armato il piè

Fece il destriero.

Al corso pronta ed agile

     La lepre ammaestrò,

     Ed il leon formò

Vorace e fiero.

Da lei volando in aria,

     Da lei nuotando in mar,

     Appresero ad errar

Pesci ed augei.

Diede il valore agli uomini,

     Il senno e la ragion:

     Niente le donne in don

Ebber da lei?

Ah! che diè lor le grazie,

     I vezzi e la beltà:

     Tanto poter non ha

Lo scudo e l’asta.

Un volto, un volto amabile

     Ha in se tanto valor,

     Che il ferro, il fuoco ancor

A vincer basta.

 

Non mi dissero neanche che poi avrei avuto accesso a tanta bellezza.

Ho studiato la Grammatica e la Sintassi di Rubrichi e di Rocci.

Poi nulla più.

Ed ora, quali rimpianti!

Delle cose che potevano essere e non sono state.

SCUOLA MALVAGIA!

Perché non rendi poi quel che prometti allor?

O natura, o natura,

perché non rendi poi

quel che prometti allor?

perché di tanto

inganni i figli tuoi?

 

 

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