Come scoprirsi vicini

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Come scoprirsi vicini

di Antonio Stanca

fotoQuello dell’incontro, dello scambio tra persone, culture, tradizioni, usanze, lingue, scuole di luoghi diversi, lontani, anche stranieri, è diventato un elemento costitutivo dei moderni ambienti sociali. Sono sorte associazioni che promuovono tali scambi, li attuano, a favore di essi ci sono sovvenzioni specifiche, li si è fatti rientrare tra gli interessi, gli impegni, i programmi di chi governa si tratti di comuni, città o stati. Sempre più frequenti sono ormai gli annunci di manifestazioni, convegni finalizzati a far incontrare con quelle del posto rappresentanze di altri posti per scambi che vanno dalla cultura all’arte, dalla religione al mito, dalla vita alla storia e a tanti altri temi. Sono operazioni che fanno avvicinare ambienti diversi, che permettono loro di conoscersi, scoprirsi. E’ una tendenza, un’atmosfera che si sta diffondendo nella moderna società e che si sta rivelando particolarmente utile perché oltre a favorire un ampliamento delle conoscenze, oltre a permettere di sapere di più, di imparare avvia alla formazione di una concezione di vita più ampia, contribuisce ad allargare i confini di ogni singolo territorio. Quando l’incontro, lo scambio avvengono tra paesi diversi favoriscono i loro rapporti anche in ambito politico, sociale, economico, evitano la formazione di tensioni, le riducono se già esistono, diffondono uno spirito di collaborazione, di unione. Incontrandosi ci si scopre simili a quelli che per tanto tempo si erano ritenuti diversi solo perché erano lontani, ci si accorge che vogliono le stesse cose, hanno le stesse esigenze, si pensa a stare, a fare insieme. Ad una comunità molto estesa si potrebbe giungere procedendo in tal modo, tramite, cioè, simili scambi. Questi potrebbero superare i loro aspetti specifici e coinvolgere l’intera vita delle nazioni che li ospitano.

Un esempio di tale fenomeno sono gli scambi che frequentemente avvengono tra il Basso Salento e la Grecia, due aree geografiche che hanno avuto la stessa storia, la stessa cultura, la stessa lingua. Nel Basso Salento è sorta da tempo l’Associazione della Grecìa Salentina che riunisce i comuni salentini dell’area ellenofona ed è interessata a salvaguardare, recuperare il patrimonio culturale, archeologico, etnico, linguistico greco presente nella zona, a promuovere i rapporti con la Grecia.

In uno di questi comuni, Sternatia (Lecce), opera autonomamente da anni il Centro Studi “Chora-Ma” diretto da Donato Indino e impegnato, tra l’altro, a scambiare con la Grecia. “Chora-Ma” ha organizzato corsi per l’insegnamento dell’attuale lingua greca, il neogreco, ha promosso attività culturali per recuperare il proprio sostrato linguistico, il griko, ancora presente a Sternatia, e confrontarlo con il neogreco. Molto ha fatto in nome dell’incontro, del confronto con la Grecia e la più recente manifestazione organizzata in tal senso è stata quella di Martedì 24 Giugno 2014 nei locali del Centro. Qui è stato invitato il Coro Polifonico dei Maestri delle Scuole Elementari di Katerini (Grecia) e la sera di Martedì, dopo una breve presentazione del Presidente Indino e la recitazione in griko da parte del poeta sternatese Mastrolia di alcune sue poesie, sotto la direzione della Professoressa Margherita Amanatidou e del Professore Dimitrios Karamousas, il Coro si è esibito in numerosi canti in lingua neo-greca. Di questi ha reso alcuni in griko. Temi dei canti sono stati quelli dell’amore tra giovani, tra madre e figlio piccolo, degli innumerevoli aspetti che la natura può assumere, della forza del mare che non riesce a superare quella della passione ed altri di genere sentimentale. Molto preparate e molto meritevoli si sono dimostrate le cantanti. Ottima la musica degli accompagnatori. Il pubblico ha corrisposto unendo la sua voce a quella del Coro e lasciandosi trasportare dal ritmo che si è instaurato. In conclusione è avvenuto uno scambio di doni, in particolare libri, ed infine sono state offerte delle prelibatezze tipiche dei luoghi, Katerini e Salento, quasi a suggellare l’intenzione di scambio che si è perseguita.