da La Tecnica della Scuola
L’Italia ha distrutto le scuole professionali ed i mestieri
L’affermazione è di Cesare Damiano (Pd), presidente della commissione Lavoro della Camera: “l’amministratore delegato di Fincantieri ha dichiarato che l’azienda non ha delocalizzato, ma che per far lavorare gli stabilimenti italiani occorre assumere lavoratori stranieri. Quando tra 10 anni andranno in pensione i ‘maestri’ non sapremo come sostituirli”. Il Governo ha tentato di invertire la tendenza con i recenti decreti che rendono applicabile l’alternanza scuola-lavoro e l’assunzione con apprendistato: basterà?
”Si apra un tavolo di confronto tra Governo ed associazioni delle imprese per costruire una mappa ragionata di posti di lavoro disponibili e per avviare un’ampia rete di convenzioni territoriali tra scuole e fabbriche”. A chiederlo è Cesare Damiano (Pd), presidente della commissione Lavoro della Camera.
Damiano ha ricordato che ”l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha dichiarato che l’azienda non ha delocalizzato, ma che per far lavorare gli stabilimenti italiani occorre assumere lavoratori stranieri. Quando tra 10 anni andranno in pensione i “maestri”, ha affermato, non sapremo come sostituirli perché abbiamo distrutto le scuole professionali ed i mestieri. Questa contraddizione è un vero problema per le imprese”, ha sottolineato il parlamentare.
Però, forse qualcosa però sta cambiando: ”da una parte aumenta la disoccupazione giovanile – aggiunge – dall’altra non si trovano operai italiani. I recenti decreti del Governo che rendono applicabile l’alternanza scuola-lavoro, con l’assunzione con contratti di apprendistato di giovani che frequentano l’ultimo biennio delle scuole superiori, può essere la risposta concreta per favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro”.
Presto potremo capire, già con il nuovo anno scolastico, se la via intrapresa dall’Esecutivo sul fronte di stage e tirocini è quella giusta.