Insegnanti, via libera agli scatti 2012 «Ma è a spese del fondo di istituto»

da Corriere.it

Insegnanti, via libera agli scatti 2012 «Ma è a spese del fondo di istituto»

I sindacati divisi sull’ok di Palazzo Chigi all’aumento nella busta paga degli insegnanti dal prossimo autunno

di Valentina Santarpia

Via libera dal Consiglio dei ministri giovedì sera al contratto che consente il recupero di validità del 2012 ai fini delle progressioni economiche. Ora resta l’ultimo passaggio, la firma all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza nazionale delle pubbliche amministrazioni, consentendo di mettere in pagamento gli scatti e gli arretrati a tutto il personale interessato. La norma in questione riconosce al ministero dell’Istruzione, università e ricerca la possibilità di pagare gli scatti tramite eventuali economie di spesa e tramite ulteriori risorse da individuare con un contratto collettivo nazionale per il personale della scuola, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato e nel rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica.Via libera pure al riconoscimento dell’una tantum al personale amministrativo, tecnico e ausiliare (Ata) per i lavori extra realizzati nelle scuole.

Sindacati divisi

Grande soddisfazione è stata espressa dal segretario generale della CISL Scuola, Francesco Scrima: «Si conferma la bontà e l’efficacia della nostra azione – ha commentato in una nota – condotta anche questa volta col forte sostegno della Confederazione». Meno entusiasta la reazione di Gilda insegnanti, «perché per raggiungere questo risultato ci sono voluti ben due anni, un ritardo vergognoso dovuto alla lentezza burocratica di Mef e Miur. Adesso ci auguriamo che per il recupero degli scatti 2013 i docenti italiani non siano costretti ad aspettare così tanto tempo», dice Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti. Preoccupato l’Anief, che teme che «l’incremento in busta paga venga recuperato con l’ipotesi di CCNL in esame, che individua le risorse utili per gli anni dal 2012 in poi [per l’anno 2012 e i successivi], tramite la riduzione di varie voci dei fondi contrattuali della scuola. Ciò significa che per il terzo anno consecutivo, quella che è l’unica forma di carriera stipendiale dei lavoratori della scuola viene assegnata a danno della funzionalità dei servizi scolastici. Come già accaduto per recuperare gli scatti del 2010 e del 2011, invece di puntare allo sblocco del contratto i sindacati accondiscendenti permetteranno di tagliare in modo irrecuperabile centinaia di milioni di euro dal Miglioramento dell’offerta formativa: il fondo a supporto delle attività didattiche ed extra didattiche». Se la bozza di contratto venisse confermata, «i docenti e i dipendenti della scuola italiana continuano ad essere beffati», conclude l’Anief.