Informatizzazione pagamento supplenze brevi: a quando?

da La Tecnica della Scuola

Informatizzazione pagamento supplenze brevi: a quando?

Era il 25 giugno quando il ministro Giannini, rispondendo all’interrogazione parlamentare riguardo le iniziative per il tempestivo pagamento dello stipendio…

Era il 25 giugno quando il ministro Giannini, rispondendo all’interrogazione parlamentare riguardo le iniziative per il tempestivo pagamento dello stipendio a favore dei supplenti del personale docente e del personale ausiliario, tecnico e amministrativo, prometteva che in futuro (già da gennaio 2015) sarebbero stati limitati i ritardi tramite l’automatizzazione dell’assegnazione delle risorse in base al fabbisogno e che la liquidazione delle spettanze per le supplenze sarebbe stata affidata al sistema NoiPa.

Ma il condizionale era d’obbligo. A quanto pare non sarà infatti così. L’Amministrazione in un incontro ha informato le OO.SS. Scuola circa le persistenti difficoltà riscontrate nella predisposizione di un programma gestionale che consenta, a partire dal prossimo 1° settembre, un dialogo immediato tra il sistema del Miur e quello del Mef per la liquidazione delle supplenze brevi da parte di NoiPA.

I soliti problemi di informatizzazione.

Risultato: i due Ministeri hanno dovuto, di comune accordo, spostare al 1° settembre 2015 il passaggio completo delle procedure di liquidazione. Ciò significa che durante il lungo periodo intercorrente verrà testato il software al fine di fornire uno strumento efficiente e stabile.

E la vita dei supplenti brevi, a quanto si legge sui social network, non è per nulla facile. Qualcuno scrive: “La scorsa settimana la scuola che mi dovrebbe pagare aprile, maggio, giugno e qualcosa di marzo mi ha riferito che purtroppo con i fondi che sono arrivati la settimana scorsa io non sono rientrata nei pagamenti. Vi sembra giusto?”.

Ricordiamo che è opportuno, in caso di ritardo notevole, inviare una lettera di diffida via PEC in cui chiedere di ricevere la retribuzione entro 8 giorni riservandosi, in caso di ulteriore ritardo, di chiedere interessi aggiuntivi di mora e risarcimento legale.

Resta la diatriba a chi si debbano attribuire i ritardi nei pagamenti. Colpa delle scuole? Colpa dei Ministeri? Colpe da dividere al 50%?

Non a caso qualche mese fa i supplenti brevi si erano rivolti direttamente al ministro Giannini reclamando, oltre agli stipendi arretrati, anche una indagine interna urgente sui motivi dei ritardi. Nel frattempo, sic stantibus rebus, i supplenti continueranno a lavorare e ad essere pagati con comodo: è la scuola tecnologica che avanza…