Uil e Cisl scuola su quota 96: una sconfitta della politica

da tuttoscuola.com

Uil e Cisl scuola su quota 96: una sconfitta della politica

Abbiamo l’impressione che sia sempre attiva una lobby contro la scuola, il Governo messo in ginocchio dal superpotere burocratico” è il commento del segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, dopo la decisione assunta dal Governo di presentare un “anti-emendamento” in Commissione Affari Costituzionali del Senato che esclude dal decreto Pa la soluzione per il personale ‘quota 96’. 

Il personale della scuola, che ha subito una pesante ingiustizia dalla riforma Fornero, si trova oggi, di nuovo, incastrato nel braccio di ferro tra Governo, Parlamento e Ragioneria dello Stato, e ancora una volta incolpevolmente danneggiato. Una decisione, quella del Governo,  che certo non aiuta a portare quel clima di serenità che sarebbe necessario per il buon funzionamento delle scuole“.

Ma siamo su Scherzi a parte?” scrive a sua volta Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola, in una nota:”Di fronte a quanto sta accadendo sulla quota 96, siamo convinti che Renzi non si sarebbe lasciato scappare la battuta, se non fosse che ora è lui a capo del governo“.
Anche Scrima batte sul tasto della politica: “Quando la politica si muove con pretese di autosufficienza, i risultati sono questi. Eppure sarebbe bastato un minimo di attenzione a quanto abbiamo ripetutamente segnalato, già al momento della riforma Fornero, chiedendo che si riconoscesse la particolare disciplina delle cessazioni dal servizio del personale scolastico per evitare sperequazioni che invece ci sono state e alle quali è doveroso porre rimedio. Oggi, per l’ennesima volta, una soluzione di assoluto buon senso viene a cadere, nonostante il dichiarato sostegno di tutte le forze politiche. Ciò rende ancor più paradossale una vicenda che vede messa  in discussione, oltre alle legittime attese di tante persone, anche la stessa credibilità del governo”.