Disabilità, nuova vita dopo un infortunio. Tecnologie e umanità per vincere

Disabilità, nuova vita dopo un infortunio. Tecnologie e umanità per vincere

Viaggio in 68 pagine alla scoperta dei volti di chi, dopo un incidente sul lavoro, ha il coraggio e la forza di ricominciare, tra difficoltà e speranze. Nuovo numero monografico di SuperAbile Magazine sui Centri Inail di Vigorso di Budrio e Volterra

da Redattore Sociale
04 agosto 2014

ROMA – “Realizzare un numero monografico esempre una scelta impegnativa per una rivista che, pur con il passo lento del mensile, ha l’ambizione di seguire le infinite svolte dell’attualita. Bisogna abbandonare l’agenda per fare un tuffo nelle storie che si escelto di approfondire”. È la premessa della redazione del mensile “SuperAbile Magazine”, che nelle pagine di agosto-settembre propone ai lettori un viaggio nei Centri Inail di Vigorso di Budrio e di Volterra “per mettere in luce quel lato umano che troppo spesso rimane in secondo piano rispetto all’eccellenza tecnologica. Perche´ dietro le sperimentazioni di avanguardia nel campo delle protesi e della riabilitazione si nasconde un esercito di tecnici, operatori, scienziati sempre al servizio delle esigenze del paziente. Professionisti abituati a mettere in discussione il loro lavoro, perche´ sanno bene che anche l’ausilio piu avveniristico non serve a nulla senza la profonda convinzione di chi se ne servira`”.

Dalle mani cinematiche di legno degli anni Sessanta agli attuali arti robotici, ne ha fatta di strada il Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio, in provincia di Bologna: officina protesica fiore all’occhiello del made in Italy. Una struttura dove artigianato, ricerca, sfida, innovazione sono all’ordine del giorno. E dove al centro di tutto c’esempre il paziente, che spesso entra demotivato e sconsolato ed esce con una speranza in piu: quella di poter tornare a una vita normale. Ma Vigorso e` anche un crocevia di storie dove utenti, operatori, tecnici percorrono insieme un importante tratto di strada. Alla ricerca di una soluzione unica e personalizzata, che vada bene per ogni singolo caso.

Al Centro di riabilitazione motoria Inail di Volterra si arriva dopo un incidente in fabbrica, una caduta dalle impalcature, un infortunio lungo il tragitto casa-lavoro. “Ma la struttura non euna fucina di disperazione. Bensi un laboratorio di speranza dove la rassegnazione puotrasformarsi in voglia di vivere. Grazie a una tecnologia di ultima generazione in continuo aggiornamento e, soprattutto, a operatori che conoscono l’importanza della relazione tra personale sanitario e pazienti. E a volte accade il miracolo. Che non e tornare a camminare, ma comprendere e accettare la nuova condizione. Imparando a dare importanza ai valori fondamentali della vita

Il numero ospita anche una serie di storie di infortunati sul lavoro che, con l’aiuto dell’Inail, sono riusciti a riprendere in mano la propria vita sconvolta dall’incidente. Persone di varia etae provenienza geografica e sociale che testimoniano l’infinita ricchezza dell’esperienza umana, anche dopo lo shock di ritrovarsi improvvisamente in un corpo diverso. E che a volte sono riuscite a fare della disabilita sopraggiunta un’occasione di cambiamento ed esplorazione di nuovi mondi. “Lungo tutto questo viaggio ci ha accompagnato un fotografo, Riccardo Venturi, che ha immortalato nei suoi scatti il lavoro, le emozioni, l’impegno di tutti quelli che abbiamo incontrato. E che si sono prestati volentieri a raccontarci le loro esperienze – sottolinea la redazione del Magazine –. Anche quando si trattava di ripercorrere momenti difficili delle loro esistenze, andando a toccare ferite ancora aperte”. (lab)